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Del partenariato economico e sociale della Sardegna: Sulla Manovra Finanziaria e di Bilancio e le politiche di Sviluppo della Regione Sarda

I Sindacati Confederali CGIL CISL e UIL della Sardegna e le Organizzazioni  Imprenditoriali Regionali riunite in Coordinamento (A.G.C.I.- CNA – CIA - Coldiretti - Confagricoltura - Confapi - Confartigianato Imprese - Confcommercio - Confcooperative -  Confesercenti – Confindustria - Legacoop )  si sono incontrati per un approfondito scambio di opinioni, orientato a valutare indirizzi comuni sia per la Manovra Finanziaria 2012 , in vista del confronto con in sede di Consiglio Regionale, sia  per quanto concerne la possibilità di adottare una linea comune generale sulle prospettive di sviluppo dell'Isola.

Le Organizzazioni, nell’esprimere la propria insoddisfazione per un confronto con la Regione che, nel metodo e nel merito, non ha prodotto i frutti auspicati, hanno condiviso la decisione di avviare un percorso comune  che parta, nell'immediato, da una posizione sulla gestione del confronto con il Consiglio Regionale in sessione di Bilancio e pervenga, in tempi brevi, al dispiegarsi delle altre posizioni comuni sullo sviluppo regionale.

Associazioni Imprenditoriali e Sindacati in un momento di grave difficoltà per lavoratori e imprese ritengono infatti necessario assumersi la responsabilità di promuovere un ripensamento delle politiche di sviluppo fin qui messe in atto, la cui direzione ed impatto non appaiono coerenti con obiettivi di crescita economica e di sostegno al lavoro.

Le Parti Economiche e Sociali ritengono opportuno intervenire a partire da una Manovra Finanziaria e di Bilancio licenziata dalla Giunta Regionale che, a parere di entrambi, soffre di gravi carenze ed anomalie che sommariamente si riassumono: il quadro delle entrate appare a forte rischio vista la mancata chiusura della trattativa con il Governo nazionale sul sistema di compartecipazioni regionali. Le Associazioni d’Impresa  ed i Sindacati hanno più volte offerto e ribadiscono il sostegno sociale alla posizione della Giunta, che si è dispiegata tuttavia  in maniera poco incisiva; la mancata modifica dei vincoli del patto di stabilità fa sì che il Bilancio 2012, così come attualmente definito, riporti una notevolissima quantità di risorse non impegnabili ( 384 milioni destinati inesorabilmente ad andare in economia), ed una quantità ancora più rilevante di risorse impegnabili e non spendibili (686 milioni che difficilmente saranno spesi in futuro); la Manovra 2012 non compie le scelte  necessarie a invertire l'attuale situazione di crisi in quanto appare ingessata (per le poche risorse veramente spendibili)  sulle spese improduttive e penalizza in maniera particolare gli interventi per il lavoro, i settori produttivi, l'Istruzione ed i Lavori Pubblici di carattere locale;

ciò avviene in un momento nel quale la spesa per le grandi infrastrutture dei fondi nazionali è messa in discussione, e la spesa dei fondi strutturali europei viaggia con disarmante lentezza la spesa sanitaria appare fuori controllo, e gli interventi previsti per vincolarla appaiono di dubbia efficacia, come pure non sembrano sufficientemente incisive le misure di spending review volte ad assicurare efficienza ed efficacia alla macchina amministrativa regionale e locale.

Associazioni Imprenditoriali e Sindacati hanno evidenziato per tempo e con specifici documenti le proprie proposte di modifica, affiancandole in tutti questi anni con precise idee e progetti di intervento sulle principali politiche di sviluppo; proposte che sono rimaste sostanzialmente “lettera morta” rispetto ai documenti approvati dalla Giunta ed inviati in Consiglio Regionale, nonché agli stessi atti con i quali si è inteso attuare il programma regionale.

Le Parti Sindacali e datoriali  ritengono necessario correggere in maniera profonda la Manovra, e farlo in un contesto di revisione e di scelta delle priorità generali per lo sviluppo dell'Isola.

Si è consapevoli che questo percorso potrebbe imporre un prolungamento dei tempi di esame e discussione della Manovra oltre il mese di gennaio.

Non vale a questo proposito l'obiezione già pervenuta e  fondata sulla gravità del  rischio di andare in esercizio provvisorio, in quanto: allo stato attuale, e visti i tempi di arrivo della Manovra in Consiglio,  per poter effettuare un minimo di discussione, si è già di fatto nell'esercizio provvisorio; l'utilizzo di uno o due mesi di esercizio provvisorio non implicherebbe comunque un danno in quanto la stessa Giunta ha certificato che nel corso del 2012 le spese della Regione dovranno  essere inferiori a quelle del 2011.

I Sindacati Confederali e le Associazioni d'Impresa assumeranno quindi un'iniziativa congiunta  presso i Capi Gruppo Consiliari affinché venga attivato un tavolo di confronto politico nel quale valutare le proposte che verranno portate in Consiglio dal Partenariato Economico e Sociale. Com