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Reparto Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale “Segni” di Ozieri – L’nterrogazione dei Consiglieri Cocco, Salis e Mariani.

I Consiglieri regionali Cocco, Salis e Mariani, in relazione alla situazione del reparto Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale "Segni" di Ozieri (SS), hanno presentato un'interrogazione urgente al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore della Sanità, Simona De Francisci.

"La sospensione del servizio di parto in analgesia - si legge - ha determinato la riduzione dei parti nella struttura ospedaliera in argomento rendendo difficile il raggiungimento dei numeri che consentono la permanenza in attività del reparto di ginecologia ed ostetricia. Per scelte allo stato non chiare, nell’anno 2010 la sala parto è stata chiusa ben quattro volte originando disagi e confusione in capo alla utenza ed al personale addetto al reparto. Nell’ottobre del 2011, a seguito di un piccolo disservizio di natura elettrica, sia la sala parto che la sala operatoria del reparto di ginecologia ed ostetricia sono state chiuse. Nonostante il parere positivo degli addetti alla sicurezza in merito alla ripristinabilità della attività operatoria, la direzione sanitaria, con motivazioni non chiare, ha disposto la riapertura della sala parto ed operatoria, del reparto di ginecologia ed ostetricia, solo per interventi di durata non superiore ai 30 minuti. Le pazienti in lista d’attesa per l’esecuzione di interventi chirurgici sono state dirottate, nonostante la loro volontà contraria, presso la struttura ospedaliera di Sassari. Addirittura, nel mese di settembre 2011 è stata disposta la chiusura della sala parto perché si era scaricata la batteria di una culletta, volta a trasportare i neonati nati prematuri o con patologie da trattare; decisione che è stata presa alternativamente a quella di cambiare semplicemente la batteria scarica".

"La decisione della Asl 1 - hanno affermato i tre consiglieri - di sospendere il servizio di parto indolore all’interno del nosocomio Ozierese appare essere ingiustificata dalle risultanze pratiche nonché altamente lesiva per le sorti del reparto di ginecologia e ostetricia. La sospensione del servizio ha avuto delle ripercussioni negative anche in ambito territoriale. Infatti, non si può non tener conto che per la sua conformazione il territorio servito dall’ospedale di Ozieri è molto disagiato. Infatti, i potenziali utenti della struttura ospedaliera oltre a dover subire i disagi derivanti dalla conformazione del territorio, quali la scarsa viabilità, gli scarsi collegamenti etc, sono costretti, anche, a doversi spostare dalla loro sede per accedere a strutture più efficienti. La decisione della Asl 1 di non voler investire sulla struttura ospedaliera ozierese, o per meglio dire sull’efficiente reparto di ginecologia, appare essere anacronistica e contraria alle esigenze del territorio ed alle richieste pressanti e contingenti della popolazione locale".

A tal proposito Cocco, Salis e Mariani hanno chiesto "quali sono le motivazioni che stanno animando la Direzione sanitaria della Asl 1 nell’inibire l’operatività dell’Ospedale "Segni" di Ozieri e quali azioni intendano porre in essere al fine di far ripartire il servizio di parto indolore". Red - Com.

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