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Ocse taglia stime Pil Italia per l’anno prossimo

L'Ocse prevede un'Italia in recessione l'anno prossimo, con un Pil in calo dello 0,5% e chiede al nuovo governo Monti di "applicare pienamente" le misure di emergenza varate dal precedente esecutivo per portare il bilancio in pareggio nel 2013, oltre ad avviare subito, in contemporanea, "importanti riforme strutturali per favorire la crescita".

"La stretta di bilancio - si legge nell'Economic Outlook dell'Ocse - combinata con un rallentamento della domanda globale e con una debole competitivita', pesera' sulla crescita a breve termine, ma è necessaria per assicurare progressi alla sostenibilita' di bilancio". L'Ocse rivede al ribasso le sue stime sulla crescita del Pil italiano, che nel 2011 si attestera' a +0,7%, contro il +1,1% stimato a primavera e nel 2012 subira' una contrazione di mezzo punto percentuale, contro un iniziale +1,6%. Per il 2013 l'Ocse prevede una ripresa a +0,5%.

Appare brillante Piazza Affari nei primi minuti di contrattazioni, con il Ftse Mib in crescita dell'1,3% e acquisti sui bancari Unicredit (+2,14%) e Ubi (+3,3%), insieme all'assicurativo Fonsai (+3%). Bene Mediolanum (+2,93%), Mediobanca (+2,36%) e Intesa Sanpaolo (+1,9%).

Il differenziale tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi si attesta a 480 punti, dopo essere salito in precedenza sopra 500 punti.