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Dichiarazione del consigliere regionale Mario Bruno (Pd) su continuità territoriale.

“L'incontro fra la Regione e le compagnie aeree conferma che siamo ormai fuori dalla continuità territoriale, dopo 10 anni, e che da fine Ottobre fino all'entrata in vigore del nuovo regime - se tutto dovesse andare liscio non prima della prossima stagione primaverile - saremo soggetti all'umore dei vettori.

 

Non è un accordo accettabile quello che prevederebbe di conteggiare nel numero dei voli da assicurare per Roma e Milano anche i collegamenti low cost già esistenti per Ciampino e Bergamo.

 

E' acclarato che il segmento dei voli a basso costo produce un mercato complementare, aggiuntivo rispetto a quello in continuità, non sostituibile, anche per gli orari previsti e per la tipologia del servizio. Inoltre, gli aeroporti di Ciampino e Orio al Serio (Bergamo) non rientrano fra quelli in continuità e sono quindi sganciati, nel Regolamento Comunitario, dal sistema aeroportuale di Roma e Milano .

 

E’ superfluo dire che non è la stessa cosa atterrare a Linate o a Bergamo, a Fiumicino o a Ciampino. La verità è che proseguiranno i tagli sui voli: uno al giorno in meno rispetto a quanto dovuto, per esempio, da Alghero verso Roma e Milano e due in meno da Cagliari verso Roma e Milano.

 

Nel frattempo, è ancora lontana la definizione dell'accordo per i voli in continuità verso gli altri scali secondari e si allontana la data di partenza dell'eventuale nuovo regime.

 

Ammesso che in Aula martedì si arrivi alla copertura delle risorse (57.5 milioni di euro) per la tariffa unica, si dovrà ancora attendere la firma del decreto da parte del Ministro, l'invio a Bruxelles per l'inserimento nella Gazzetta Ufficiale Europea, i 60 giorni previsti per le Compagnie, i possibili ribassi d’asta e gli eventuali ricorsi da parte degli stessi vettori.

 

Insomma, un grande pasticcio ed un fortissimo ritardo che pagheranno ancora una volta i sardi!”

 

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