La prudenza è d’obbligo, perché l’argomento in questione è il secondo lotto della Strada dell’Anglona, ossia il tratto che va da Osilo a Nulvi, ed è un’opera che attende di essere realizzata da ormai vent’anni. La prudenza è d’obbligo e non è mai troppa, soprattutto di fronte a un territorio che non vuole più sentire promesse, impegni o garanzie, ma vuole vedere quei chilometri di asfalto iniziare e finire, riducendo a dismisura il tempo e la distanza che separano Nulvi e l’Anglona da Sassari e dal resto del Nord Sardegna, a Ovest come a Est. La prudenza è d’obbligo, ma dopo aver passato mesi ad affrontare una situazione di cui è la prima vittima,
Questo pomeriggio
Dopo il fallimento del primo tentativo, che si era concluso con la rescissione del contratto con l’impresa che aveva abbandonato il campo a metà della scorsa legislatura, nell’ottobre del 2008 era stato bandito un nuovo appalto.
A porre fine una volta per tutte al contenzioso tra le due imprese era stato il Consiglio di Stato, che nel maggio dello scorso anno ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Alpes e ha di fatto confermato la sentenza con cui il Tar Sardegna, nel marzo 2010, aveva dato ragione alla Fabiani.
L’Ifras ha firmato un contratto da 8,1milioni di euro, impegnandosi a completare i lavori in diciotto mesi a partire dalla consegna dei lavori.
«La strada dell’Anglona è fondamentale per l’intero sistema viario provinciale e per l’economia di quel territorio, occorre completarla quanto prima», chiede il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «Sin dalle dichiarazioni programmatiche, abbiamo indicato la strada dell’Anglona tra le priorità di questa amministrazione, far ripartire subito i lavori è la miglior risposta per un territorio che da anni aspetta il completamento di questo fondamentale snodo viario», ha aggiunto. «Alle rassicurazioni che anche di recente abbiamo fornito agli amministratori e ai cittadini, ora seguono i fatti», aggiunge ancora l’assessore Nieddu. «Speriamo che sia la volta buona – conclude – e che si riesca a recuperare un po’ del tempo perduto».
Secondo l’assessore provinciale degli Appalti e Contratti, Giommaria Deriu, «ci siamo mossi con puntualità rispettando i tempi, le procedure e le norme di legge». Dispiace, conclude Deriu, «che i ritardi dipesi dall’indisponibilità dell’impresa Fabiani, e quindi non voluti ma subiti da questa amministrazione, abbiano nociuto alle aspettative dell’ente e della comunità interessata». Red