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Nuovo bilancio del “movimento 6 aprile” in Egitto: “Oltre 30 morti e mille feriti a Piazza Tahrir”

Il numero dei morti negli scontri a piazza Tahrir supera le 30 vittime, mentre i feriti sono più di mille". Lo sostengono gli attivisti del Movimento egiziano del 6 Aprile che in questo modo smentiscono il bilancio ufficiale delle violenze cui si sta assistendo in questi giorni nella centralissima piazza del Cairo da dove, il 25 gennaio scorso, è partita la rivoluzione che ha portato alla caduta dell'ex presidente Hosni Mubarak.

In un comunicato diffuso stamani il ministero egiziano della Sanità ha annunciato che gli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza hanno causato "20 morti e 425 feriti". Ma secondo il portavoce del Movimento, Mahmoud Afifi, "i morti non sono meno di 30, mentre i feriti superano il migliaio". "Il Consiglio militare (al governo in Egitto dalle dimissioni Mubarak a febbraio) sta trattando i giovani della rivoluzione con estrema violenza", afferma Afifi, precisando che gli attivisti del Movimento "sono presenti in piazza in gran numero". La crisi degli ultimi giorni, sottolinea, è il risultato del "fallimento del Consiglio supremo delle Forze armate nel gestire la fase di transizione".

Quanto alle istanze degli attivisti, questi ultimi chiedono di "fissare un'agenda per la consegna del potere a un presidente, un civile, al massimo entro il prossimo aprile, le dimissioni del governo di Essam Sharaf e la nomina di un governo di salvezza nazionale che goda del consenso delle forze politiche e che abbia piena competenza nel gestire quel che resta della fase di transizione, oltre - ricorda Afifi - alla formazione di una commissione d'inchiesta sugli ultimi incidenti per perseguirne i responsabili".