Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e "ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto" in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. Lo si apprende da fonti sindacali.
"Fiat ha agito in maniera autonoma, senza chiedere aiuto o altre forme di sostegno, per eliminare le inefficienze nelle nostre linee di produzione in Italia e assicurare loro un futuro". ha detto l'Ad di Fiat Sergio Marchionne nel suo intervento di oggi alla conferenza degli industriali britannici. Operazione che, ha sottolineato, ha suscitato "resistenze ideologiche".
"Alla Fiat e alla Chrysler vogliamo fare la nostra parte nello sviluppo dell'economia locale, ovunque operiamo". E' per questi motivi, ha detto ancora Marchionne, che Fiat ha deciso di "trasferire la produzione della nuova Panda dalla Polonia, dove il suo predecessore è stato costruito negli ultimi otto anni con grande qualità, al sud Italia".
"Questa decisione, difficile da spiegare agli analisti finanziari, non è stata presa in base a logiche puramente razionali o finanziarie, ma perché capiamo l'importanza che l'industria dell'auto ha per l'economia di una nazione".