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Borsa, Milano sprofonda. Spread supera la Spagna

Borse europee di nuovo in pesante caduta in avvio di settimana, con il generale allarmismo che si riaccende a seguito di sviluppi inquietanti dalle due sponde dell'Atlantico e si fa ancora una volta sentire pesantemente sull'Italia. I rendimenti dei Btp decennali - cartina di tornasole delle tensioni di mercato - sono tornati a salire, con un picco al 6,75 per cento, mentre il loro differenziale, o spread, rispetto ai Bund della Germania è a sua volta aumentato e a 487 punti base (4,87 punti percentuali) e subito tornato al di sopra dello spread Spagna-Germania. 

In mattinata alla Borsa di Milano l'indice Ftse-Mib è arrivato a segnare ripetutamente ribassi del 3 per cento, a tarda mattina si attesta al meno 2,78 per cento.

Ieri in Spagna si sono svolte elezioni generali anticipate, dalle quali è emersa una solida maggioranza di centro destra che ha indicato la riduzione del debito pubblico tra le sue priorità assolute. Lo spread tra titoli di Stato spagnoli a dieci anni e Bund si attesta a 464 punti base, secondo Bloomberg. Ovviamente più sono bassi questi valori meglio è per un paese, venerdì scorso gli spread Spagna-Germania erano tornati per la prima volta dopo mesi al di sopra di quelli Italia-Germania. Ad ogni modo la Borsa di Madrid non è risparmiata dai ribassi e a tarda mattina si attesta al meno 2 per cento.

Il clima generale risente tuttavia del fatto che l'agenzia Moody's ha rinfocolato i timori sulla crisi dei debiti pubblici nell'area euro, avvertendo di un possibile peggioramento sul rating della Francia, dopo settimane in cui la secondo economia dell'unione valutaria ha visto salire i rischi di un declassamento al suo voto a tripla A, il più elevato. E intanto negli Stati Uniti nel fine settimana si sono creati crescenti timori di uno stallo sulle trattative per la riduzione del deficit di bilancio.

Parigi si attesta al meno 2,66 per cento, Francoforte al meno 2,60 per cento, Londra al meno 2,05 per cento. Non sembrano rassicurare i mercati le proposte di creazione di eurobond che, secondo quanto ampiamente trapelato sulla stampa nel fine settimana, la Commissione europea si appresta a avanzare mercoledì (da verificare poi se la Germania aprirà anche solo uno spiraglio su questo fronte). A tarda mattina l'euro cala a 1,3462 dollari.