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Studenti protagonisti all’inaugurazione della mostra: “Il Generale e la Gallura, omaggio a Giuseppe Garibaldi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, 1861-2011”

Attenzione profonda per i particolari inediti della vita dell'Eroe dei due Mondi che scelse Caprera  con tutta probabilità già durante la sua avventura brasiliana, ammaliato dai profumi e dai paesaggi dell'arcipelago.

Centinaia di studenti galluresi oggi 19 novembre, nella sala conferenze del Museo Archeologico di Olbia, hanno partecipato all'inaugurazione della mostra organizzata dalla Provincia  Olbia Tempio dedicata all'Eroe dei due Mondi , foto e cimeli che riportano agli anni galluresi del Generale, alle sue amicizie e frequentazioni con gli abitanti del luogo, all'amore che aveva per la Sardegna. Narratore d'eccezione il pronipote  Giuseppe Garibaldi, che ha raccontato le storie meno note dell'eroe più famoso del Risorgimento.

Dopo i saluti del Presidente della Provincia Fedele Sanciu, dell'assessore provinciale alla Cultura Giovanni Pileri e del Sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, i tre rappresentanti hanno ceduto il  posto, al tavolo della presidenza, ad un gruppo di studenti, poi Giuseppe Garibaldi ha iniziato il lungo racconto dedicando particolare attenzione agli ideali che muovevano il bisnonno, unità e fratellanza, lanciando anche un'idea: valorizzare rivitalizzare la fattoria, a Caprera, attraverso i giovani.

"Conobbi mio bisnonno – ha spiegato Giuseppe Garibaldi - dalla figlia Clelia morta nel 1959 , nata dal suo terzo matrimonio. Lei cercò di trasmettermi quello che il padre aveva dentro e cioè amore e solidarietà non solo verso il prossimo, ma verso tutto ciò che esisteva in natura che lui, nonostante avesse combattuto contro il Vaticano e la Chiesa, riteneva emanazione di un essere superiore". 

"Bisnonno – ha raccontato Garibaldi  - non studiò, ma sapeva parlare cinque lingue, divenne una esperto agronomo leggendo tutti i libri sulla materia, conosceva perfettamente le costellazioni, sapeva come guidare le truppe, divenne generale, questo perché seguiva la personale convinzione che le cose che si facevano dovevano essere fatte al meglio".

"Forse proprio in Sud America nacque l'amore per Caprera che divenne poi la 'base operativa' delle sue importanti azioni. Lì infatti  nacquero le grandi idee come la 'Spedizione dei mille' o 'il programma per l'Italia', in ogni cosa che pensava però c'erano sempre risvolti sociali e ogni azione aveva lo scopo di raggiungere il progresso civile".

"Disse no a Lincoln, presidente americano, che lo voleva come combattente nella guerra contro gli stati secessionisti del Sud perché non credeva in quell'azione. C'era poi il Garibaldi agricoltore, il Garibaldi comunicatore tanto che fece fare le foto a tutti i 1089 garibaldini per poi farle girare e rilanciare le loro imprese, all'epoca  scrissero di lui le giornaliste inglesi che erano sue amanti. A casa sua si ballava Strauss, ma che i balli sardi".

"Vi avevamo promesso che sarebbe stato un Garibaldi inedito, più intimo e familiare ricco di  carica emotiva - ha concluso il presidente Sanciu  e rivolgendosi  al pronipote  Giuseppe Garibaldi ha annunciato  - tuo nonno sta nel cuore di noi galluresi e noi sardi, presto insieme all'Amministrazione comunale della Maddalena, gli dedicheremo un'opera di un'artista milanese che verrà collocata nella piazza della cittadina e che racconta l'altra faccia del Generale, quella familiare e degli affetti".

"Ringrazio gli studenti per la loro presenza , i professori e i dirigenti scolastici – ha aggiunto l'assessore Pileri – quella di parlare dei 150 anni dell'Unita d'Italia attraverso il Garibaldi gallurese è stata una bella sfida  che continuerà con altri eventi".

Agli studenti è stato consegnato il volume edito da Taphros dove con racconti, foto e documenti sono stati ricostruiti i rapporti tra il Generale e la Gallura, i suoi amici, le sue attività, dalla caccia all'agricoltura nella terra  dove visse 26 anni della sua vita e che lo elesse deputato nel collegio Tempio-Ozieri nella X Legislatura.

L'esposizione dei documenti  delle lettere e delle foto resterà aperta fino a sabato 26 novembre.