“Sono avvilito e disgustato nel dover prendere atto dell’inerzia e dell’incapacità di chi avrebbe dovuto valutare l’importanza del difendere una manifestazione sportiva fortemente voluta dal mondo dello sport, in particolare dagli appassionati di rally della Sardegna”. Il presidente della Provincia Olbia Tempio Fedele Sanciu interviene in seguito alla notizia dell’avvio delle procedure per lo svolgimento, e quindi del trasferimento, dell'unica prova del Campionato del mondo di Rally (Wrc-Fia) prevista nel nostro Paese dal 18 al 21 ottobre del 2012, dalla Sardegna alla Sicilia.
“Dopo 30 anni di battaglie per mantenere la manifestazione nell’isola che godeva di una vetrina internazionale importantissima e dopo che a maggio, a seguito di una mia iniziativa insieme al Presidente Silvio Berlusconi, eravamo riusciti a salvare la tappa italiana che stava per essere cancellata a favore di un altro paese e a a mantenerla in Sardegna, tutto sembra essere perduto”.
“Reputo grave l’atteggiamento del presidente dell’Aci Enrico Gelpi e del vice-presidente Angelo Sticchi Damiani – prosegue il presidente Sanciu – che dopo aver chiesto ed ottenuto l’appoggio del sottoscritto e del Presidente Berlusconi per salvare la tappa italiana abbiano poi avviato le procedure per cederla alla Sicilia, ingannando e usando noi sardi che avevamo contributo in maniera determinante ad ottenere il risultato”.
“Dispiace molto infine – conclude – vedere andare via il rally dalla Sardegna, una della tappe storicamente più belle di tutto il mondiale, che si trasferisce in un’altra regione a statuto speciale che evidentemente ha compreso meglio, a differenza della nostra amministrazione regionale, sostenendola finanziariamente, l’importanza di un simile evento. Coltivo ancora la speranza di un’azione incisiva da parte del nostro Presidente della Regione del suo assessore allo Sport per salvare, con uno scatto di orgoglio, un appuntamento che da sempre appartiene alla nostra isola”. Red