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Il Governo tecnico non ferma lo Spread

 

All'indomani del varo del Governo Monti, lo spread fra Btp e Bund fa segnare a inizio giornata 532 punti base, con un rendimento del 7,11%. Ieri lo spread tra i due titoli aveva chiuso a 519 punti base. In tensione i titoli francesi che superano i 190 punti (196,4), mentre quelli spagnoli salgono a 470,5 punti.

Gli analisti sottolineano che le pressioni sull'Europa sono ancora forti, nonostante l'insediamento dei nuovi governi in Grecia e in Italia. La situazione sui debiti sovrani nella zona euro ieri è stata segnata dalla notizia secondo cui Moody's ha
tagliato di tre punti il rating di dieci banche regionali pubbliche tedesche, mentre Fitch ha avvertito che le banche statunitensi potrebbero essere colpite dalla crisi del
debito europeo, se questa contagiasse anche altri paesi oltre a quelli considerati più fragili.

In questo contesto Mario Monti intende muoversi in fretta. Anzi, come ha detto ieri davanti ai giornalisti, "di corsa".
Alle 13 il premier interviene nell'aula del Senato. Alle 13,30 ci sarà una sospensione dei lavori per consentirgli di consegnare il testo del suo discorso alla Camera. dalle 14 alle 18 è prevista la discussione generale, alle 18,30 ci sarà la replica di Monti. Alle 19 inizieranno le dichiarazioni di voto, la prima chiama sul voto di fiducia è fissata alle 20.30. Domani tocca alla Camera, dove la seduta avrà inizio alle 9,45. Il voto di Montecitorio è previsto intorno alle 15.

L'attesa per il discorso del presidente del Consiglio è incentrata sui possibili annunci dei primi provvedimenti economici che verranno sottoposti al consiglio dei ministri: scontati la riforma delle pensioni e il ripristino dell'Ici sulla prima casa, restano i nodi di una possibile patrimoniale e di una manovra correttiva in tempi brevi.

Per Monti il primo appuntamento ufficiale a Bruxelles sarà la riunione dei ministri economici della zona euro (Eurogruppo) il 29 novembre, a cui seguirà il giorno dopo quella dell'Ecofin (l'incontro dei ministri economici dei 27 paesi dell'Unione europea). Il presidente del consiglio, avendo anche l'interim all'Economia, assisterà così alla presentazione da parte di Olli Rehn, commissario agli affari economici, del rapporto sulla situazione italiana che sarà steso per l'occasione sulla base dei rilievi degli ispettori dell'Unione europea e della Banca centrale europea che in questi giorni sono a Roma.

Resta sopra i livelli di guardia lo spread tra Btp decennali e bund tedeschi, che in apertura si attesta a 532 punti base.

Il neoministro della Salute Renato Balduzzi in un'intervista alla Stampa ammette: "Dal nuovo governo ci si attende molto. Cercheremo di non deludere le attese che ci sono sempre ma che oggi sembrano più alte". "C'è un compito per una politica nuova, quello di ricreare il gusto di un progetto per il paese, con una squadra coesa, inteso come sodalizio morale e culturale prima che politico. Soltanto così - aggiunge - si potrà affrontare con successo il vento dell'antipolitica e del qualunquismo".

La sanità, sottolinea, "ha bisogno di un'organizzazione capace di  valorizzare le numerose eccellenze: norme, operatori e percorsi. Con operatori motivati e utenti che sentono l'accoglienza del servizio". In merito alla spesa, "la sanità costa, ma non moltissimo se confrontata con gli altri Paesi. La nostra sfida è tagliare i costi migliorando i servizi"

Per il quotidiano della Cei "il governo dei competenti e dei disinteressati - definizione ripresa dall'auspicio di un lettore - che è nato ieri, è chiamato a lavorare per questo, con lena almeno pari alle grandi difficoltà che gli tocca di affrontare. Questo esecutivo, voluto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e guidato da Mario Monti, è nato per gestire una transizione ardua; per aprire il cantiere dei sacrifici, spiegandocene equità, senso e convenienza, e per impostare sostenibilmente la nuova fase di sviluppo umano ed economico".

Dovrà saperlo fare, avverte Tarquinio, "con quello spirito di civile servizio che si addice a una compagine di tecnici, ma di tecnici con l'anima, cioè con le idee chiare e con valori saldi: e ci sono molti nomi e biografie che danno piena fiducia in questo senso. Dovrà saperlo fare valorizzando le grandi forze positive della società italiana e dando vita a un'intelligente e decisiva collaborazione con Camera e Senato nelle cui Aule, grazie alla disponibilità certo interessata eppure davvero interessante delle maggiori forze politiche, dispone di una vastissima maggioranza".

Il nuovo governo Monti "sembra uno schiaffo, non tanto nei confronti della Lega, ma nei confronti di chi nelle riforme ci crede veramente, soprattutto i cittadini del nord", dice l'ex ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, intervistato da Lucia Annunziata a "La crisi in mezzora". "E' evidente il nostro risentimento - ha aggiunto Calderoli - perché rispetto a un governo che arrivava con una connotazione di riformismo strutturale, è invece connotato dall`assenza del ministero per le riforme o degli Affari regionali".

Calderoli ha spiegato il suo "risentimento" anche con la sua contrarietà ai governi tecnici: "Nessuno ha votato per Monti. Se un cittadino dà una delega per la scelta di una persona e un programma e quelle forze politiche vanno a sostenere un`altra persona a me sembra un tradimento del mandato democratico".

Il dirigente leghista ha poi criticato la scelta di dedicare un dicastero alla "Coesione territoriale". "Sembra un po` una barzelletta. Sembrano le vacche di Fanfani, o i carri armati di Mussolini, che vengono fatti passare sempre davanti agli stessi occhi". E ha ironizzato sul clima di fiducia che ha salutato la nascita del nuovo governo: "Questa gioia diffusa - ha detto - la vedo come la prima notte di nozze. Ma saranno nozze con i fichi secchi. Poi quando arriva la stangata sulle pensioni, la patrimoniale, la tassa sulla prima casa voglio vedere chi festeggerà ancora. Quindi calma con gli entusiasmi".