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Trasporti – Presidente Cappellacci: “Meglio diventare amici che pascolo di corvi e avvoltoi”.

Il presidente Cappellacci ha replicato alle accuse del segretario regionale della Cgil, Enzo Costa, sulla questione relativa ai collegamenti marittimi, affermando: "Le dichiarazioni del segretario regionale della Cgil riportano alla mente una favola in cui un leone e un cinghiale cominciarono a litigare su chi dei due dovesse dissetarsi per primo presso una piccola fonte".

"Mentre i due si sfidavano a duello, scorsero degli avvoltoi che stavano lì ad aspettare il primo che sarebbe caduto, per mangiarselo. A tal vista, ponendo fine al duello decisero che era meglio diventare amici che diventar pascolo di avvoltoi e di corvi. Nella nostra terra il leone e il cinghiale hanno tanti nomi e rappresentano tutti coloro i quali, pur di trarre un vantaggio momentaneo per sé o per la propria fazione, mettono a repentaglio il destino di tutti quanti e finiscono per facilitare il compito ad 'avvoltoi' e 'corvi'. La Regione – ha aggiunto il presidente della Regione - ha posto in essere una serie di azioni sia politiche che in campo giurisdizionale per difendere il diritto alla mobilità dei Sardi, il libero mercato e il nostro sistema economico-sociale. Non solo abbiamo denunziato all’antitrust il caro-traghetti, dato vita alla flotta sarda e avviato tutte le azioni per evitare che la vendita della Tirrenia cagioni un danno alla nostra Isola, ma abbiamo anche approvato un Disegno di Legge per tradurre in indirizzi politici di lungo periodo la nostra azione di difesa delle ragioni della Sardegna".

"Che senso ha - ha aggiunto in conclusione Cappellacci - provare a distruggere, come qualche politico ha tentato di fare, la nostra iniziativa presso l’Unione Europea o spalleggiare i "signori del mare", affermando che sarebbe la flotta sarda la causa che avrebbe indotto Grandi Navi Veloci a sospendere i collegamenti invernali? Avremmo forse dovuto abbassare la testa e accettare i soprusi da parte degli armatori, subiti da centinaia e centinaia di cittadini? La Regione non va in cerca di "benevole concessioni", ma difende attivamente i diritti dei Sardi e vuole un’Isola protagonista delle scelte sulla continuità marittima, consapevole che sovranità significa anzitutto "non dipendenza" da soggetti esterni. Tutte queste azioni sono state avviate durante il mandato di un Governo dello stesso colore politico: pertanto, l’accusa ripetitiva di subalternità risultata confutata dai fatti. Su queste e altre grandi questioni che da decenni affliggono la nostra Isola sarebbe ora di "diventare amici", di portare avanti un’azione comune, determinata, concreta e smetterla una volta per tutte di essere preda di avvoltoi e corvi". Red.