“L’interessamento di Gaz de France per la quota di minoranza di E On Italia apre scenari importanti per il sistema industriale ed energetico sardo.” Lo sostiene il segretario regionale del Partito Democratico della Sardegna, Silvio Lai.
“L’alleanza tra Gaz de France ed Eon era nata per costruire centrali nucleari ma la moratoria del referendum popolare e le nuove scelte strategiche europee connesse all’abbandono graduale dell’energia nucleare e la sostituzione con altre fonti è la base seria di questo nuovo interesse.
Tra le nuove opportunità il metano proveniente dal sud del Mediterraneo potrebbe essere un’alternativa che rende nuovamente strategica la posizione dell’Italia dopo la fase del matrimonio Berlusconi-Putin che aveva spostato l’asse geopolitica.
Il nuovo governo può aprire una fase nuova, attenta agli interessi del Paese piuttosto che di Eni o altri soggetti privati.”
In questo scenario Fiumesanto potrebbe riacquistare una sua centralità, anche con uno spostamento dell’asse proprietario da E On ad altri soggetti, più sensibili al locale. Non fosse altro per il fatto che EON sta completando gli investimenti sul fronte delle energie rinnovabili senza mantenere gli impegni sulla costruzione del nuovo gruppo.”
È chiaro che il metano che arriva attraverso il Galsi è in questo quadro una risorsa fondamentale. In più un soggetto francese, potrebbe anche pensare ad uno sviluppo aggiuntivo verso la Corsica, altra isola che, come la Sardegna è priva del metano attraverso un rapporto diretto con Galsi o con Snam, titolare della costruzione del Gasdotto in Italia.
Occorre guardare con interesse e attenzione e facilitare questi processi attraverso un’azione del Governo e della Regione, che deve riprendere un ruolo attivo nella vicenda energetica regionale. Red-com
