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Adolescenti e suicidio: se ne parla domani a Olbia

Il suicidio può verificarsi a qualsiasi età ed è un tema di grande preoccupazione per la sanità pubblica. Prima della pubertà, la prevalenza del comportamento suicidario, è rara, aumenta invece dopo i 14 anni: le stime mondiali (OMS, 2002) parlano di 16 casi su 100.000 abitanti. Questo il tema che verrà trattato domani nella sala convegni dell’Expò di Olbia nel corso del convegno “Rischio suicidario in adolescenza”, organizzato dalla Asl di Olbia e rivolto a genitori ma anche agli insegnanti, educatori e coloro che lavorano in ambienti sportivi e di aggregazione, tutti coloro insomma che gravitano intorno al mondo dei giovani e dovrebbero saper individuare i soggetti a rischio e prestare loro aiuto.

“Il suicidio è un evento umano catastrofico, sia per le famiglie che per gli amici, un porre fine alla propria vita con le proprie mani. Per questo noi operatori sanitari, visti anche i numeri del fenomeno, dobbiamo esser preparati per poter prevenire, riconoscere precocemente e nel caso trattare comportamenti anticonservativi”, spiegano Giovanna Maria Solinas, responsabile del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza della Asl di Olbia, e la neuropsichiatra infantile Maria Luigia Ligios, organizzatrici della giornata di studi in programma domani giovedì 17 novembre 2011, nella sala convegni dell’Expò, in via delle Terme a Olbia.

Il suicidio non è mai un evento improvviso, è semmai l’epilogo di uno stato “pertrurbato”: a tal proposito è fondamentale il ruolo di coloro che si prendono cura degli adolescenti, che li aiutano a crescere, come i genitori e gli educatori, e anche degli operatori sanitari.

Tra i “segnali” da tenere sotto controllo ci sono gli atteggiamenti conflittuali, i rapporti difficili coi familiari e i coetanei, le problematiche scolastiche o della vita di relazione.

In certi casi vi sono disturbi psichiatrici di rilievo che necessitano di essere diagnosticati e trattati.

All’incontro di domani parteciperanno Luisella Fenu, pubblico ministero del Tribunale dei minori di Sassari, Gianfranco Oppo, esperto in disagio giovanile, e Leonardo Tondo, psichiatra psicoterapeuta direttore del Centro Lucio Bini di Cagliari.

Nel corso dell’incontro, il cui avvio dei lavori è in programma per le 09.00, si discuterà degli aspetti epidemiologici e clinici del gesto suicidario, del disagio del minore e delle modalità di intervento, m anche del “para-suicidio”, quei gesti di autolesionismo a bassa letalità, con un chiaro segno dimostrativo, preludio solitamente a gesti suicidari. Com