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Domani alle 11 Monti scioglie la riserva

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti potrebbe sciogliere la riserva già stasera e portare la lista dei ministri o stasera stessa o al massimo domani mattina. Fonti parlamentari riferiscono che, pur restando ancora alcuni nodi da sciogliere, tra cui quello ormai noto della presenza di alcuni esponenti politici nell'esecutivo
(sono stati fatti i nomi di Gianni Letta e Giuliano Amato), l'urgenza di stringere i tempi e' ormai ineludibile.

Anche di questo avrebbero parlato durante il loro colloquio al Quirinale
il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio incaricato, entrambi preoccupati per l'andamento dei mercati finanziari. A quel punto la fiducia ci potrebbe essere già giovedì, in entrambe le Camere: al mattino al Senato e al pomeriggio alla Camera. A dare l'annuncio dell'intesa raggiunta il leader della Cisl Raffaelle Bonanni che dopo il colloquio con il premier incaricato ha dichiarato: "Monti ci ha detto che ha raggiunto un'intesa con le principali forze politiche in modo da avere una consistente forza parlamentare che lo appoggia e che rapidissimamente sara' in grado di presentare la lista dei ministri". 

"Al senatore Monti abbiamo chiesto un vero e proprio patto sociale per definire l'itinerario per l'azione di Governo e parti sociali fino a fine legislatura".
Sono le parole del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine della conferenza seguita alle consultazioni delle parti sociali da parte del Presidente incaricato, Mario Monti.

"Da parte della Cisl c'è simpatia per questa esperienza che vogliamo credere rassicurante per i cittadini e lavoratori", ha aggiunto Bonanni, il quale ha sottolineato la necessità di "rigore, perché altrimenti la situazione peggiorerà per i ceti più deboli del nostro Paese". Il leader della Cisl ha assicurato che il suo sindacato sosterrà "il rigore accompagnato dall'equità sociale".

"Il premier incaricato, Mario Monti, ha dimostrato di lavorare non sull'emergenza ma sulle riforme di cui questo Paese ha bisogno". Lo ha dichiarato la segretaria
della Cgil, Susanna Camusso, durante la conferenza stampa seguita alle consultazioni da parte di Mario Monti. "Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Presidente incaricato - ha aggiunto Camusso - e apprezziamo il gesto non dovuto
istituzionalmente e che è invece un gesto di relazione con le parti sociali".

La leader della Cgil ha fatto sapere di avere sottolineato davanti a Mario Monti la necessità per il suo sindacato di "partire da un patto di cittadinanza, da un patto
fiscale tra i cittadini del Paese che in questi anni è stato messo in discussione". Camusso ha poi insistito sull'equità patrimoniale e le perplessità della Cgil sulla delega fiscale.

Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia dopo l'incontro con Monti precisa: "Non c'è il mio nome nella lista" dei ministri. "Supportiamo fortemente la nascita di questo governo, perché per noi è l'ultima chance per tornare ad essere credibili" ha aggiunto la Marcegaglia.

Secondo Marcegaglia, l'obiettivo di Monti "è quello di far tornare l'Italia importante in Europa", "di puntare sulla crescita e di ragionare sull'Italia del 2020-2030". La numero uno di Confindustria inoltre ha ribadito che l'Associazione degli industriali "supporta fortemente" l'ipotesi di un governo Monti che "rappresenta l'ultima chance".

La priorità della Uil è "puntare sulla crescita". Lo ha detto il segretario generale Luigi Angeletti al termine dell'incontro tra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, e i rappresentanti delle parti sociali. Il leader della confederazione ha spiegato che "la situazione è molto seria, molto di più di quanto la maggioranza dei cittadini presuma. Le prospettive non sono eccezionalmente buone". Angeletti ha aggiunto che a Monti è stato chiesto di "puntare sulla crescita perché non è solo un problema di debito".

 

 

 

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti potrebbe sciogliere la riserva già stasera e portare la lista dei ministri o stasera stessa o al massimo domani mattina. Fonti parlamentari riferiscono che, pur restando ancora alcuni nodi da sciogliere, tra cui quello ormai noto della presenza di alcuni esponenti politici nell'esecutivo (sono stati fatti i nomi di Gianni Letta e Giuliano Amato), l'urgenza di stringere i tempi è ormai ineludibile.

Anche di questo avrebbero parlato durante il loro colloquio al Quirinale
il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio incaricato, entrambi preoccupati per l'andamento dei mercati finanziari. A quel punto la fiducia ci potrebbe essere già giovedì, in entrambe le Camere: al mattino al Senato e al
pomeriggio alla Camera.

A dare l'annuncio dell'intesa raggiunta il leader della Cisl Raffaelle Bonanni che dopo il colloquio con il premier incaricato ha dichiarato: "Monti ci ha detto che ha raggiunto un'intesa con le principali forze politiche in modo da avere una consistente forza parlamentare che lo appoggia e che rapidissimamente sarà in grado di presentare la lista dei ministri". 

"Al senatore Monti abbiamo chiesto un vero e proprio patto sociale per definire l'itinerario per l'azione di Governo e parti sociali fino a fine legislatura".
Sono le parole del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine della conferenza seguita alle consultazioni delle parti sociali da parte del Presidente incaricato, Mario Monti.

"Da parte della Cisl c'è simpatia per questa esperienza che vogliamo credere rassicurante per i cittadini e lavoratori", ha aggiunto Bonanni, il quale ha sottolineato la necessità di "rigore, perché altrimenti la situazione peggiorerà per i ceti più deboli del nostro Paese". Il leader della Cisl ha assicurato che il suo sindacato sosterrà "il rigore accompagnato dall'equità sociale".

Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia dopo l'incontro con Monti precisa: "Non c'è il mio nome nella lista" dei ministri. "Supportiamo fortemente la nascita di questo governo, perché per noi è l'ultima chance per tornare ad essere credibili" ha aggiunto la Marcegaglia.

Secondo Marcegaglia, l'obiettivo di Monti "è quello di far tornare l'Italia importante in Europa", "di puntare sulla crescita e di ragionare sull'Italia del 2020-2030". La numero uno di Confindustria inoltre ha ribadito che l'Associazione degli industriali "supporta fortemente" l'ipotesi di un governo Monti che "rappresenta l'ultima chance".

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