Il direttore di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato, in relazione alla questione Febbre del Nilo che da settimane attanaglia l'Isola, ha dichiarato: “Il rischio della catastrofe economica è sempre più imminente con la decisione arrivata stamattina da Bruxelles di ratificare il blocco delle esportazioni delle carni sarde”.
“Il non poter fare uscire dall’Isola il maialetto – ha sottolineato Onorato - equivale a decretare la morte della zootecnia sarda e l’azzeramento di un simbolo che connota le nostre produzioni anche all’estero. Un vero danno per l’intera economia e per la sussistenza dei numerosi allevatori che rischiano di vedere vanificati gli sforzi e il lavoro di tanti anni. Non possiamo accettare questa decisione supinamente e tanto meno arrenderci occorre studiare quanto prima l’attivazione di un corridoio sanitario super controllato che garantisca la salvaguardia delle 469 aziende suinicole virtuose accreditate indenni dalla Peste Suina e certificate secondo le regole della biosicurezza, oggi a rischio serrata”.
“E’ necessario – ha poi concluso il direttore di Confagricoltura - intensificare i controlli, vigilare per evitare il brado indiscriminato e l’abusivismo ed attivare al più presto delle premialità per le aziende che hanno scelto la legalità. Non molliamo la presa e continuiamo a muoverci su questa strada senza escludere azioni di protesta che nei prossimi giorni, vista l’emergenza, potrebbero sfociare nel blocco delle carni non sarde in entrata nell’Isola”. Com.