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Interrogazione del gruppo del Psd’Az sulla rimodulazione del budget per le strutture sanitarie accreditate della società Kinetica e sul futuro di 156 dipendenti finiti in cassa integrazione

Il rischio di una riduzione dei servizi sanitari offerti nell’area cagliaritana e la situazione occupazionale precaria per 156 dipendenti della società Kinetica Sardegna finiti in cassa integrazione hanno spinto il gruppo del Partito Sardo d’Azione in Consiglio regionale a presentare una interrogazione all’assessore della Sanità Simona De Francisci.

In particolare, si sollecita l’autorizzazione a trasferire dalla Casa di cura San Salvatore di Cagliari alla Casa di cura Polispecialistica Sant’Elena di Quartu (entrambe di proprietà di Kinetica Sardegna) del budget per il 2011 (1.739.000 euro) programmato per erogare prestazioni di assistenza (recupero e riabilitazione funzionale) da parte di soggetti privati accreditati.

Nel testo, primo firmatario il capogruppo sardista Giacomo Sanna, si ricorda che la San Salvatore era stata autorizzata a sospendere l’attività per adeguare la struttura alle norme di sicurezza, che la ristrutturazione ha portato ad un esubero di personale e che l’abolizione dei meccanismi di compensazione fra le strutture accreditate, oltre alla regressione tariffaria, hanno causato a Kinetica una perdita di bilancio di notevole entità. Ribadendo la necessità di porre rimedio tempestivamente, il Psd’Az chiede all’assessore De Francisci di conoscere le ragioni per le quali non è stato deliberato il trasferimento del tetto di spesa per il quale l’Azienda sanitaria locale di Cagliari si era espressa a favore. Red