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Inquadramento nei ruoli regionali del personale dei gruppi consiliari – Il ricorso di Sdrirs.

La Federazione Nazionale Quadri Direttivi Dirigenti delle Regioni ed il Sindacato Dirigenti e Direttivi hanno presentato un ricorso al Tribunale di Cagliari circa l'inquadramento nei ruoli regionali del personale dei gruppi consiliari.


Il Segretario Generale, la Dr.ssa Tiziana Zucca, a tal prosito ha dichiarato: “Si tratta di personale assunto senza concorso sulla base di un rapporto fiduciario o di mere affinità politiche. E' questa un'ulteriore, concreta, iniziativa dello Sdirs che vuole contriuire a perseguire nella nostra Regione politiche di gestione del personale asate sull'irrinunciabile presupposto dell'osservanza dei principi costituzionali in materia di accesso e di valorizzazione del merito e delle competenze professionali piuttosto che, appunto, sull'affinità politica. E' utile ricordare che anche la Corte dei Conti, da tempo, senza che questo abbia comunque sortito nessun effetto, ha formulato in merito specifiche osservazioni, ponendo quindi la Giunta e il Consiglio regionale di fronte alle proprie responsabilità”.


Si tralasciano – si legge di seguito - considerazioni più specifiche sulla vicenda, rispetto alla quale molto è stato scritto nel corso del 2009. Si ribadisce solamente che la norma in questione e gli atti adottati per effetto di questìultima, offendono la dignità e la professionalità dei dipendenti regionali e creano evidenti sperequazioni a loro danno. Ciò che ha destato stupore è comunque che in pochi, a suo tempo, si siano opposti quando si è trattato di approvare i commi 55 e 56 dell'articolo 1 della legge regionale n. 1 del 14 maggio 2009, seppure l'art. 97 della Costituzione ricordi sempre che 'i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione'. Non pare superfluo ricordare, - ha concluso Zucca - tenuto conto degli insegnamenti del giudice costituzionale, che il rispetto di tali principi è condizione necessaria per assicurare che l'amministrazione publica risponda ai canoni della democrazia, dell'efficienza e dell'imparzialità”.