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Cerimonia ad Alghero di intitolazione di una via al maresciallo ordinario Giovanni Maria Calaresu, vittima del dovere.

Domani 11 novembre, alle ore 10,30 avrà luogo la cerimonia per l’intitolazione di una via di Alghero al Maresciallo Ordinario Giovanni Maria Calaresu, originario di Pozzomaggiore (vi era nato i 9 settembre 1939) e trucidato in servizio il 16 aprile 1981.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Alghero e dal Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, prevede lo scoprimento di una targa e la resa degli onori militari.

Interverranno la signora Maria Antonia, nativa proprio di Pozzomaggiore, con i figli Giuseppe e Cristiana, il Prefetto di Sassari, Salvatore Mulas, il Comandante Provinciale Col. Francesco Atzeni, ed altre autorità civili e militari.

Il Maresciallo Calaresu si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri il 24.05.1965.

Era stato promosso al grado di Brigadiere in data 01.08.1970 e al grado di Maresciallo D’Alloggio Ordinario con decorrenza 01.01.1978.

Il 10 agosto 1977, proveniente dalla Stazione Carabinieri di Oristano, aveva assunto il Comando della Stazione Carabinieri di Putifigari fino alla tragica data del 16.04.1981.

Quel giorno, verso le ore 09.30, in Olmedo, un individuo con il volto coperto da un passamontagna ed armato di pistola, si introduceva nell’agenzia della locale Cassa Comunale e, sotto la minaccia dell’arma, si faceva consegnare da un impiegato una cospicua somma di denaro in contanti, allontanandosi dal luogo a bordo di un motociclo.

Veniva immediatamente attivato il piano provinciale antirapina, con l’istituzione di posti di blocco sulle strade statali, provinciali e di penetrazione agraria.

Il Maresciallo Calaresu, all’epoca comandante della Stazione di Putifigari, in servizio perlustrativo unitamente ad un altro  militare, avuta notizia via radio del grave fatto delittuoso, si inoltrava lungo la strada di penetrazione agraria che porta da Putifigari ad Alghero, allo scopo di assumere informazioni in ordine ad un eventuale transito del rapinatore.

Alle ore 11.00, giunto in loc. “Iscala Mala” dell’agro di Alghero, percorrendo una stretta strada campestre delimitata ai lati da cunette, scorgeva un giovane, apparentemente intento a raccogliere asparagi e, per procedere agli accertamenti del caso nei suoi confronti lo invitava ad avvicinarsi.

Costui, facendo mostra d’aderire al suddetto invito, raggiungeva da tergo il mezzo militare, e dopo aver estratto una pistola, esplodeva alcuni colpi, uno dei quali attingeva il Maresciallo al capo, ferendolo mortalmente. Com