Beatrice Molinu, impiegata della Provincia di Oristano, in una lettera indirizzata ai vertici regionali, racconta la sua situazione di precarietà e chiede un intervento immediato per sè stessa ed altri 363 lavoratori nelle sue stesse condizioni: "Egregio Presidente Cappellacci, Egregi Assessori e Consiglieri Regionali, sono Beatrice Molinu e lavoro dal 7 gennaio 2008, per conto della Provincia del Medio Campidano e dal 2 novembre 2005 presso la Provincia di Oristano, dove svolgo la mia funzione di esperta di 'creazione d’impresa'".
"Ogni giorno offro un servizio specialistico (previsto dalla legge!) a: giovani appena diplomati o laureati, adulti disoccupati o in procinto di diventarlo, donne che vogliono rientrare nel mondo del lavoro, lavoratori in mobilità o Cigs, migranti ecc... Il mio compito è quello di aiutare tutte queste persone a capire come muoversi in maniera più adeguata nel mondo del lavoro in proprio, fornendo informazioni e consulenza per l’avvio della propria attività con l’aiuto delle agevolazioni finanziarie destinate a questa fascia di popolazione in difficoltà lavorativa. Questo è quello che mi è stato chiesto di fare per consentire l'applicazione della riforma del lavoro anche in Sardegna (sulla base di quanto sancito dalla legge 20/2005: La Regione riconosce il diritto al lavoro come diritto della persona e promuove le condizioni per rendere effettivo tale diritto nell’ambito delle proprie competenze. A tal fine pone in atto tutte le azioni formative, di orientamento all’istruzione e al lavoro e di accompagnamento all’impresa, necessarie a superare gli ostacoli di ordine strutturale e personale, che impediscono l’accesso al mercato del lavoro e lo sviluppo delle capacità e attitudini di ciascuno)".
"Il mio contratto, dopo continue proroghe, scade definitivamente il 31 dicembre 2011, e, nonostante rassicurazioni, incoraggiamenti, promesse e soprattutto progetti di legge, stanziamenti di fondi, dal 1 gennaio 2012 non solo io, ma anche altri 363 colleghi, rimarremo senza lavoro. Salterà in Sardegna (unica regione in Italia) la gestione pubblica dei servizi specialistici per il lavoro!! Vi chiedo di intervenire prontamente per evitare che ciò accada, dando semplicemente attuazione immediata alle norme regionali approvate negli ultimi anni che ribadiscono la necessità di garantire i servizi pubblici per il lavoro e la tutela di 363 posti di lavoro". Com.