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In manette disoccupato pregiudicato per furto aggravato

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della Stazione Ca-Stampace hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato  Antonio Scano, 35enne, di Cagliari, disoccupato, di fatto senza fissa dimora.

Il pregiudicato, poco prima, si era introdotto,  dopo aver infranto la vetrata d'ingresso, all'interno del negozio di telefonia mobile Sardatel s.n.c., do via Mameli nr. 128, dove si è impossessato di diversi costosi telefoni cellulari, vari apparecchi cordless, modem adsl, fotocamere digitali, auricolari per telefoni cellulari, schede  (sim) telefoniche Tim, una radiosveglia ed un computer portatile, per un valore complessivo di 7.000,00  euro.

L'uomo però non aveva previsto che, alle ore 14.40   - nel momento in cui si apprestava ad abbassare la saracinesca del negozio con al seguito una grossa valigia contenente la refurtiva -   sarebbe transitata una pattuglia dell'Arma, in servizio preventivo di controllo del territorio.  Ai militari,  l'insolita presenza di un individuo sconosciuto   - peraltro in possesso di  un bagaglio di quelle dimensioni -   il quale usciva da un esercizio pubblico che a quell'ora sarebbe dovuto essere chiuso,  non è passata certo inosservata.  Un dubbio che ha avuto conferma quando, immediatamente scesi dalla vettura di servizio e bloccato il giovane sospetto, hanno verificato che la vetrata d'ingresso al locale era stata infranta. Pertanto, dopo aver constatato anche il contenuto della valigia, lo hanno accompagnato nella caserma di Corso Vittorio Emanuel e quì dichiarato in stato d'arresto. 

La  merce,  interamente recuperata, è stata restituita  al  legittimo proprietario e l'arrestato è stato poi trattenuto nelle camere  di  sicurezza della Stazione cc Ca-Villanova in attesa della convalida dell'arresto.

Questa mattina l'arrestato è comparso davanti al giudice unico che lo ha processato per direttissima e dopo aver convalidato il provvedimento restrittivo ha concesso il patteggiamento e poi condannato il ladro ad un anno di reclusione e 400 euro di multa. Subito dopo la sentenza è stato portato e rinchiuso nel carcere cittadino di "Buoncammino" dove sconterà la pena.