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Riepilogo dei lavori del Consiglio regionale Sardegna della serata di ieri (2)

Giuseppe Cuccu (Pd) ha ripreso lo slogan salviamo il paesaggio, difendiamo il territorio, lanciato dalla presidente del FAI (Fondo Ambiente Italiano)  Giulia Maria Crespi al recente forumnazionale per il paesaggio. Un messaggio particolarmente appropriato, ha osservato Cuccu, nel momento in cui si affronta lesame di questa legge. Siamo di fronte alla violazione di tutte le norme sulla salubrità degli edifici perché ci sono edifici con altezze inadeguate ad ospitare famiglie; sono violati gli standard urbanistici e la stessa autonomia dei comuni; un intero quadro normativo e di pianificazione viene del tutto stravolto. Il passaggio sullutilizzo del solaio intermedio, inoltre, dimostra chiaramente che si tratta di una esigenza particolare emersa in questi due anni, visto che la legge 4 del 2009 non la conteneva. Le regole che si vogliono aggirare, sono invece una garanzia per i cittadini. Chi ha costruito sul letto dei fiumi non era consapevole del rischio che correva e qualcuno senza scrupoli, amministratore, imprenditore o tecnico, li ha ingannati. Il nostro dovere di legislatori non è quello di assecondare comunque i desideri dei cittadini ma quello, possibilmente, di migliorare la qualità della vita nelle nostre città.

Adriano Salis (Idv) ha dichiarato ironicamente che anche questo è un articolo che farebbe impallidire Cetto Laqualunque. In un certo senso è larticolo che dà più libertà, fino al punto di inserire nel testo la deroga alle norme igienico sanitarie vigenti. La volontà cementificatoria è evidente, e passa attraverso la possibilità di ampliare i volumi dappertutto, dai seminterrati ai sottotetti, dai piani pilotis alle zone agricole, dalle aree urbane alla fascia costiera. Diamo atto, tuttavia, che alcuni significativi ripensamenti sono intervenuti, grazie allazione positiva della minoranza. Speriamo si prosegua in questo cammino virtuoso, auspicato peraltro dai colleghi di maggioranza Campus e Maninchedda, cominciato con lapprovazione a voto segreto dellemendamento che consentirà al Consiglio regionale di pronunciarsi sulle modifiche al Piano paesaggistico regionale.

Il vice presidente Michele Cossa ha dato, poi, la parola a Luciano Uras (capogruppo del Gruppo Misto): Sottotetti e scantinati sono i temi allordine del giorno. Per lesponente dellopposizione è sbagliato sanare anticipatamente abusi che dovrebbero essere evitati. Uras ha evidenziato il pericolo in cui può incorrere il cittadino se la Regione non dà regole certe sul territorio, impedendo di costruire nelle zone a rischio. Bisogna saper dire di no, ha sottolineato il presidente del Gruppo Misto, non è giusto dire di sì a sottotetti e scantinati per soddisfare gli appetiti di qualcuno, perché così si dà un premio a coloro che si sono fatti furbi. Uras ha poi aggiunto: Assessore chieda alla sua maggioranza di sopprimere questo articolo e il successivo.

Se questo articolo fosse una macchina fotografica ha affermato il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana - darebbe conto di quanto siete piccolini, perché avete rinunciato a svolgere una funzione politica relativamente a un bisogno di pianificazione, relativamente alla tutela del paesaggio e alla sicurezza dei cittadini, avete rinunciato a vivere la politica come un servizio ai cittadini, ma non avete rinunciato a svolgere una politica al servizio di chi vi impone cosa fare, di chi detta lagenda politica di questa maggioranza. Voi con questo articolo rispondente a una politica al servizio degli speculatori. Diana ha proseguito: Questo testo non tutela chi ha bisogno di una casa ma  chi specula.

LAssessore dellUrbanistica on. Nicola Rassu ha rivolto allAssemblea un appello allobiettività, ritenendo che nessuno in questo Consiglio abbia pensato di favorire qualcuno; del resto la norma sui sottotetti era contenuta nella proposta di legge n°316 del centro sinistra; quindi non si può dire adesso che il provvedimento è destinato solo a favorire la speculazione. Se ci sono state tentazioni, dunque, hanno coinvolto tutti, ma sono convinto che non sia stato tentato nessuno. Si vuole rispondere invece, ha continuato lAssessore, ad esigenze reali, diffuse fra le nostre famiglie e nelle nostre comunità. Se lopposizione ritiene di farlo, può presentare emendamenti orali per circoscriverne lambito di applicazione alle esigenze familiari, ma voglio ricordare che nella proposta del centro sinistra c’è la stessa altezza ponderale di due metri e quaranta, come c’è nei piani casa di altre regioni. Utilizzare il sottotetto vuol dire obiettivamente utilizzare meno territorio, ed è questo è il vero spirito della legge, oltre che quello di sbloccare lattività edilizia. Inoltre, occorre precisare che in questo caso non si parla di aumento volumetrico ma di sottotetti esistenti alla data di approvazione della legge. Chi vuole speculare, invece, lo fa utilizzando la minor superficie possibile, ed infatti nei villaggi costieri non si può trovare niente del genere. Non si può vedere tutto con una pregiudiziale negativa, ha concluso Rassu, che nasconderebbe chissà quali interessi. Lo dimostra il fatto che in questi giorni sono state presentate migliaia e migliaia di domande, nel timore che non ci potesse essere la proroga della legge.

La Presidente Lombardo ha comunicato allAssemblea che, a causa di un momentaneo malfunzionamento del sistema, si dovrà procedere esclusivamente a votazioni per alzata di mano. Il Consiglio ha quindi iniziato la discussione sullemendamento n°93.

Renato Soru (Pd) ha precisato che la differenza fra centro sinistra e maggioranza è che la nostra era una proposta ancora da discutere e da approfondire. Ora stiamo dicendo che non va più bene e stiamo dicendo di sopprimere questo articolo, con molti buoni motivi. Quanto agli emendamenti orali di cui ha parlato lAssessore, si potrebbe limitare leffetto della norma ai centri storici ed ai fabbricati realizzati da almeno 30, 40 o 50 anni. Qui invece c’è una norma generalista, che di conseguenza può essere estesa a tutti i sottotetti per fare incassare a qualcuno il massimo delle cubature.

Luciano Uras (Misto), nel riprendere il problema del monitoraggio sugli effetti pratici della legge, ha ribadito che quando si tratta di direttive esse hanno una configurazione specifica e nella delibera non ci sono; infatti si parla di modalità operative, dando mandato alla direzione generale di operare per il monitoraggio degli interventi. Evidentemente la giunta ha avuto difficoltà ad adottarle, infatti ha trasmesso ai comuni solo regole tecniche. Io non ho presentato, ha continuato lon. Uras, nessuna proposta di legge sui sottotetti; siamo contrari ad una modalità che incita alla violazione delle norme. Questo è il caso tipico di chi è andato dal politico di turno a sollecitare una norma specifica.

Giampaolo Diana (Pd) ha affermato che “è giusto dire le cose come stanno. La nostra proposta sul Piano casa, che risale al settembre 2009, parlava di sottotetti praticabili con una altezza minima di due metri e quaranta. Siamo coerenti con quanto detto allora e non abbiamo parlato di piani intermedi. Se si vuole discutere di questo la materia c’è, ma è cosa molto diversa dallobbrobrio di questa legge; si tolga almeno il piano intermedio e si limiti lincremento volumetrico agli edifici storici.

Carlo Sechi (Misto) ha rivolto allAssessore Rassu linvito a rinunciare a Satana, rappresentato in questo caso dallossessione della deroga che ha stravolto ogni criterio di costruzione ispirato alle regole ed al buon senso. Il sottotetto, che una volta si chiamava soffitta, è fra laltro inadatto alla situazione attuale della Sardegna dove laltezza media è aumentata.

Matteo Sanna (Udc-Fli) si è dichiarato contrario allemendamento per le considerazioni dellAssessore Rassu, che si è soffermato su una proposta di legge del centro sinistra molto chiara. I sottotetti evidentemente piacciono al centro sinistra, e piacciono talmente tanto da averli inseriti in una iniziativa legislativa. Nei comuni montani, inoltre, si prevedete laltezza di due metri. Insomma,dite una cosa e ne fanno unaltra, non siete credibili. Poi, basta con la dietrologia e con levocare i fantasmi della speculazione. Magari la utilizzerà qualcuno di voi, se non lha già fatto.

Non essendoci altri iscritti a parlare, la Presidente Lombardo ha messo in votazione lemendamento n°93, che lAssemblea ha respinto per alzata di mano.

LAula ha approvato lemendamento 94 uguale al 124 (Lotto e più) che sopprime la lettera d) dellarticolo 1 quaterdecies. Per dichiarazione di voto è intervenuto Luciano Uras (Capogruppo del Gruppo Misto) evidenziando che il suo partito, Sinistra Ecologia e Libertà, non ha mai proposto alcuna sanatoria a sottotetti e scantinati. Approvato anche lemendamento 146 (Mario Diana e più) che prevede: nella lettera c) del primo comma dellarticolo 1 quaterdecies le parole in ogni caso laltezza interna massima al colmo e alla gronda è fissata rispettivamente il 3,50 metri e in 1,30 metri sono sostituite con le parole in ogni caso laltezza interna massima al colmo e alla gronda è fissata rispettivamente in 3,50 e in 2,20 metri. La presidente ha messo in votazione il testo dellarticolo che è stato approvato.

La presidente Lombardo ha, poi, aperto la discussione generale sullarticolo quinquiesdecies e sugli emendamenti. Il primo a intervenire è stato Gian Valerio Sanna (Pd) che ha messo in evidenza come questo articolo preveda il riutilizzo dei seminterrati e dei piani pilotis. Lo prevedete anche in zona agricola, vorrei capire a cosa serve. Lesponente dellopposizione ha poi aggiunto: Bisogna capire se stiamo facendo un Piano casa o un condono edilizio. E ha evidenziato che in questo modo si penalizza chi ha sempre seguito le regole e si premia chi  ha edificato abusivamente. Abbiamo raggiunto ogni limite, ha concluso Sanna. Fermo nella sua posizione Nanni Campus (Pdl) che ha esortato nuovamente i colleghi della maggioranza a far sì che, nelledificare, vengano rispettate le norme igienico-sanitarie. In particolare ha chiesto ai colleghi e alla Giunta di eliminare la possibilità di rendere abitabili gli spazi senza aerazione e illuminazione naturale. Credo che almeno questo debba essere corretto. Possiamo discutere su tutto, ma questo deve essere rigettato per motivi di salubrità a cui non si può derogare. Dello stesso parere anche Carlo Sechi (Misto): Rendendo abitabili gli scantinati e i pilotis stiamo tornando indietro di 50 anni, rendendo residenze i locali dove non c’è luce naturale e aria, ma laria forzata e la luce artificiale. Ma che paese civile è questo? Cinquantanni fa cera una malattia, il tracoma, che colpiva i bambini che vivevano nei sottani. Noi anziché andare avanti torniamo indietro. Ritorniamo ai tempi in cui si stava decisamente meglio ha concluso lon. Sechi -  ritiriamo un provvedimento inaccettabile.

Il vicepresidente Michele Cossa ha dato la parola al capogruppo del Misto on. Luciano Uras che ha segnalato come gli articoli sul riuso dei sottotetti e dei seminterrati modificano di fatto le disposizioni a tutela della salute e della incolumità delle persone. Chiedendosi come si possa pensare di relegare un pezzo della popolazione in un seminterrato con aerazione forzata e illuminazione insufficiente, ha ricordato che c’è gente che è morta negli scantinati per le alluvioni. Uras ha poi contestato la possibilità di chiudere i posti pilotis per renderli abitabili. Di sicuro, ha concluso, quando ci saremo noi queste norme le cancelleremo.

La presidente Lombardo ha messo in votazione gli emendamenti 98 e 99 che sono stati respinti per alzata di mano, modalità indicata a causa di un guasto riscontrato al sistema elettronico.

Sul 100, intervenendo per dichiarazione di voto a favore, relativamente al sistema bloccato il capogruppo del Misto on Luciano Uras ha chiesto che si cambi il fornitore perché lapparecchiatura non funziona bene da tempo.

Renato Soru (Pd) ha spiegato che con lemendamento 100 si vuole evitare di dire ai sardi che possono benissimo abitare nel pericolo, nellumidità e anche nel buio dei seminterrati, come nelle galere di una volta. Quello che si vuole approvare, ha aggiunto, è una vergogna.

Gli emendamenti 100 e 9 sono stati respinti.

Sul testo dellarticolo 1 quinquiesdecies il capogruppo del Misto on. Luciano Uras ha annunciato il voto contrario perché, con operazioni del genere, vigliacchi speculatori affitteranno a canoni esosi locali di sgombero a studenti, pensionati al minimo o famiglie povere.

Carlo Sechi (Misto) ha aggiunto che la maggior parte degli spazi che verranno resi abitabili sarà immessa nel mercato immobiliare delle seconde case. Si è chiesto quale sia allora il modello di turismo di qualità sul quale si vuole puntare.

Michele Cossa (Riformatori Sardi-Liberaldemocratici) ha annunciato il voto contrario. La stessa posizione è stata assunta da Gian Vittorio Campus (Pdl) che sollecitava modifiche per rendere morale larticolo. Angelo Francesco Cuccureddu (Misto), spiegando di avere parecchie perplessità, ha annunciato lastensione anche a nome di Massimo Mulas (Misto).

Il capogruppo dellIdv Adriano Salis ha parlato di norme impresentabili e del fatto che la legge stia iniziando ad essere vista per come era stata definita dallopposizione: un peggioramento insopportabile della già pessima legge 4 del 2009.

LAssemblea ha quindi proceduto al voto dellart.1/quindicies, che è stato approvato per alzata di mano.

Successivamente la Presidente Lombardo ha messo in votazione lemendamento n°150 (utilizzo dei seminterrati, dei piani pilotis e dei locali al piano terra di superficie inferiore ai 10 mq), che è stato approvato per alzata di mano. Al termine dello scrutinio, il Consiglio ha iniziato lesame dellart. 2bis, con lacquisizione del parere del relatore e della giunta sugli emendamenti.

Lart.2 bis è stato messo in votazione ed approvato per alzata di mano.

E stato messo in votazione ed è stato approvato  lemendamento n°133(Norme per luso e la tutela del territorio regionale).

LAssemblea ha poi iniziato lesame dellart.2ter della legge.

Lon. Gian Valerio Sanna (Pd) ha osservato che con larticolo in discussione si fa una operazione che non è assolutamente congrua. Da una parte si richiamano il Dpr del 2009 e relativo regolamento che disciplinano la procedura semplificata per lautorizzazione paesaggistica. Su questo provvedimento le Regioni a statuto speciale avevano 180 giorni di tempo per recepire il Dpr ed eventualmente apportare modifiche, ma i termini sono scaduti. Quindi non resta che applicare il decreto e le disposizioni in esso contenute. In definitiva, non solo larticolo è del tutto inutile ma, anziché introdurre nella procedura elementi di semplificazione, provocherà una serie di problemi interpretativi.

Il relatore del provvedimento e la giunta hanno espresso il prescritto parere sugli emendamenti.

Non essendoci iscritti a parlare, sono stati messi in votazione gli emendamenti n°280 e n°120 (Semplificazione del procedimento di autorizzazione paesaggistica), che sono stati approvati per alzata di mano.

Al termine dello scrutinio, è stato messo in votazione lart.2ter, che è stato approvato. Successivamente la seduta è stata sospesa. I lavori riprenderanno martedì 8 novembre alle ore 16.00 mentre nella stessa giornata, ma alle ore 11.00, si riunirà la commissione dinchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali.