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Diabete in pista: 18 pazienti della Asl di Olbia ad un corso di guida sicura.

Si è svolto ieri il progetto “Diabete in pista” organizzato dalla Asl di Olbia volto “a prevenire i picchi ipoglicemici durante la guida e a stigmatizzare il problema, non problema, dell’autista diabetico”, spiega Giancarlo Tonolo, direttore della diabetologia aziendale della Asl di Olbia.

Per tutta la giornata di ieri 18 pazienti diabetici tra i 19 e 71 anni, insulino trattati in terapia intensiva, che giornalmente effettuano 4 iniezioni, o con microinfusore di insulina, si sono cimentati all’Autodromo Nazionale "Franco di Suni" di Mores con le tecniche di frenata di emergenza su asciutto e bagnato, hanno evitato ostacoli, affrontando sbandamenti improvvisi durante la corsa in velocità.

“Sicuramente il diabete non pregiudica la capacità di guida”, spiega Tonolo, organizzatore dell’evento che ha visto anche la collaborazione della Janasdia Onlus, dell’Autodromo di Mores, della LRT Sardinia e dell’Associazione diabete mellito e celiachia Sardegna.

“Il paziente diabetico potrebbe in caso di ipoglicemia avere problemi nella guida, ma con una istruzione-formazione adeguata, come quella fornita ieri, rendono di fatto questo evento  estremamente raro nell’atto della guida, tanto che il numero di sinistri in cui sono coinvolti pazienti diabetici è esattamente identico a quello rilevato nei soggetti non diabetici. Perché il messaggio che noi vogliamo trasmettere ai nostri pazienti ma anche alla popolazione è che il paziente diabetico può fare tutto se sa come comportarsi.

A parte la misurazione delle variazioni glicemiche durante le varie fasi della giornata – attraverso l’impiego di dispositivi sottocutanei - tutti gli automobilisti ieri sera hanno ricevuto un attestato di guida sicura.

“Una giornata istruttiva, in grado di farti aprire gli occhi e farti capire che non bisogna dare le cose per scontate, soprattutto alla guida”, spiega Massimiliano Deretta, uno degli autistiche ieri hanno partecipato alla giornata organizzata dall’Asl di Olbia all’autodromo di Mores.

Massimiliano Deretta, è un impiegato olbiese di 35 anni, da un anno lotto con una forma di Diabete di tipo 1, che lo costringe al continuo controllo quotidiano della glicemia e a effettuare quattro iniezioni di insulina al giorno. “La mia vita nell’ultimo anno ha subito delle modifiche, ho dovuto prendere dei provvedimenti per tenere sotto controllo la mia malattia, che però non ha cambiato la mia vita. Io continuo a fare quel che facevo sino ad un anno fa, come sport, uscite con gli amici, cene. All’inizio si è trattato di entrare nell’ottica dei controlli glicemici e delle iniezioni, ma dopo i primi giorni di disorientamento diventa tutto più normale. Giornate formative come queste sono utili perché ci sono delle condizioni che la malattia ti pone dinanzi al quale tu puoi rispondere solo se sei preparato e riesci ad anticiparle. Se si capisce e si impara questo, si entra nell’ottica che un diabetico è un autista e una persona uguale agli altri”. Red-com