Press "Enter" to skip to content

La Bce abbassa i tassi all’1,25% e Piazza Affari respira

La Bce ha deciso di tagliare tutti i tassi dello 0,25%: quello fisso di rifinanziamento scende all'1,25%, quello sui depositi passa allo 0,50% e quello marginale al 2%.

E' questa la decisione presa dal consiglio direttivo della banca centrale europea, riunito per la prima volta sotto la presidenza di Mario Draghi. L'ultimo intervento risale al 7 luglio scorso, quando il tasso di riferimento venne portato all'1,50%.

Piazza Affari ha allungato ancora il passo e l'indice Ftse Mib ha avuto una fiammata salendo del 4,06%. Tenaris guadagnava il 9,37%, Fiat il 7,47%, Finmeccanica avanzava del 7,25%, Fiat Industrial era in rialzo del 6,26%. Tra le banche, Unicredit segnava un progresso del 6,59%, Intesa Sanpaolo del 6,92%.

Poi il mercato milanese si è assestato su un rialzo dell'1,7%.

"La decisione è stata unanime". Così il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi commenta il taglio dei tassi d'interesse deciso oggi dalla Bce.

 Le prospettive inflazionistiche dell'area euro sono in calo e potrebbero scendere sotto il 2% nel 2012. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi.

I Paesi con deficit e debiti più elevati devono essere pronti a varare misure di risanamento aggiuntivo.

Spetta in primo luogo al governo italiano, e a quelli degli altri Paesi, far scendere i rendimenti dei titoli di Stato. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi aggiungendo che nel consiglio direttivo "non ci siamo concentrati specificamente" sulla situazione italiana.

"L'economia cinese è fra le poche fonti di crescita globale. Mi aspetto contributi molto importanti al G20". Lo ha detto il presidente della Bce in risposta a una domanda sugli impegni che potrebbe prendere Pechino al G20 di Cannes.