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Confartigianato – Ritardati pagamenti, Idda (Ces): “Aggravio per le imprese in crisi di liquidità e assediate da Equitalia”.

Il Parlamento ha rimandato al 2013 il recepimento della direttiva UE sui ritardati pagamenti per le imprese.

"La Commissione Bilancio della Camera – ha dichiarato Giovanni Battista Idda, Presidente degli Edili di Confartigianato Sardegna - ha dato parere favorevole all’esclusione della Direttiva UE sui ritardati pagamenti, dal testo della Legge Comunitaria 2011. Ovvero si rinvia l’attuazione della normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione nelle transazioni commerciali, che fissa a 30 giorni (elevato a 60 solo in casi particolari) il limite di tempo per effettuare i pagamenti, oltre il quale scattano gli interessi di mora".

La Commissione Bilancio della Camera, a maggioranza, ha infatti ritenuto necessario rinviare al 2013 il recepimento della direttiva 2011/7/UE, perché "in assenza di un contestuale adeguamento delle vigenti procedure di pagamento in ambito pubblico, dal quale peraltro deriverebbero oneri finanziari, e stante la situazione di forte ritardo nelle erogazioni", il recepimento della direttiva "darebbe luogo al conseguente addebito di interessi moratori a carico dell'erario, non quantificabili ex ante e privi della relativa copertura, con grave pregiudizio per gli equilibri di finanza pubblica".

Secondo il Presidente degli Edili di Confartigianato Sardegna, che da anni denuncia la gravità dei ritardi dei pagamenti alle imprese "la decisione di sopprimere il recepimento della direttiva dalla Legge Comunitaria peggiora la situazione finanziaria degli imprenditori che di converso devono adempiere tempestivamente agli oneri fiscali e previdenziali pretesi tramite Equitalia. Succede così che gli artigiani non ricevono in tempo i compensi e di conseguenza non possono saldare le fatture, e chiudere le partite aperte. Dopodiché vedono ridotto al lumicino il credito da parte delle Banche e, come un colpo mortale finale, inesorabilmente arrivano le cartelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’Ente di Riscossone che entro 60 giorni devono essere onorate".

Tale decisione per il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Filippo Spanu è incredibile: "Non poter applicare la direttiva europea di contrasto ai ritardati pagamenti significa togliere ulteriormente ossigeno alle imprese che, specificamente nel nostro settore, sono al collasso e hanno bisogno di iniziative che rilancino il sistema e sostengano lo sviluppo economico e la crescita". "Recepire subito la direttiva – continua Spanu – avrebbe dato una seria mano al sistema imprenditoriale, oggi soffocato dal consolidato ritardo della Regione la cui media (ad esempio nel settore sanitario) si attesta intono ai 320 giorni, con punte 24 mesi".

Confartigianato Imprese Sardegna, ricordando che il futuro delle aziende sarde si fonda anche nel rispetto delle tempistiche di pagamento, invita gli Assessorati alla Programmazione e Bilancio e ai Lavori Pubblici, a farsi portavoce verso il Governo Nazionale affinché "assuma un atteggiamento di responsabilità mantenendo nel disegno di legge comunitaria 2011 la direttiva sui ritardati pagamenti, che del resto esclude dal campo di applicazione i contratti pregressi, ma assicurerebbe per il futuro alle imprese pagamenti nei tempi stabiliti. Fare il contrario significherebbe mettere le imprese in ulteriore difficoltà in un momento tra i più critici attraversati dal nostro Paese". Com.

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