Sono circa diecimila gli studenti fuori corso iscritti all’Università di Cagliari a rischio decadenza. Lo ha stabilito un decreto del Rettore Giovanni Melis del maggio 2010 che ha emanato il Regolamento Carriere Universitarie.
Le nuove disposizioni prevedono che a partire dall’anno accademico 2010/2011 “incorrono in decadenza e senza necessità di comunicazione preventiva da parte dell’Università, e con conseguente impossibilità di rinnovare l’iscrizione, gli studenti iscritti al vecchio ordinamento che non abbiano terminato gli esami entro un numero di anni pari al doppio della durata normale del corso”. In particolare i primi a decadere, alla data del 30 aprile 2012, saranno gli studenti del vecchio ordinamento e quelli immatricolati alle lauree triennali negli anni accademici 2000/01 e 2001/02.
Per scongiurare il danno che deriverebbe per gli studenti il capogruppo dell’Idv Adriano Salis e tutti i componenti dell’Ottava Commissione (Cultura e Istruzione) hanno presentato un’interpellanza al presidente della Regione Ugo Cappellacci e all’assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Milia.
“Il mutamento restrittivo e punitivo dell'Università di Cagliari nei confronti dei fuori corso si basa su ragioni meramente economiche imposte dalle mutate disposizioni per il finanziamento agli Atenei introdotte con la riforma Gelmini – si legge nel documento -: prima i fondi venivano erogati in base agli iscritti ed era conveniente avere i fuori corso, ora sono basati sull'efficienza e premiano le università sulla base dei risultati, quindi i fuori corso sono diventati un peso da scaricare”. Nel documento si sottolinea anche la mancanza di tutela, nel provvedimento del Rettore, per i casi peculiari, in cui l’allungamento del corso di studi è “fisiologico” a causa di presenza di disabilità o contemporaneo svolgimento di attività di studio e lavoro.
I firmatari dell’interpellanza, “pur ritenendo giustificabili e condivisibili le motivazioni che sono alla base del provvedimento adottato dall’Ateneo cagliaritano, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di qualità imposti dal Ministero, ritengono altrettanto giustificate e fondate le motivazioni degli studenti fuori corso”. Per questo chiedono al presidente e all’assessore quali azioni intendano mettere in campo nei confronti dell’Ateneo cagliaritano con l’obiettivo di abrogare o modificare il regolamento sulla decadenza o per eventualmente concedere una proroga di un anno per salvaguardare i percorsi scolastici e le prospettive professionali di un così alto numero di studenti.
La Commissione chiede inoltre se il presidente della Giunta e l’assessore “non ritengano opportuno intervenire sul Governo nazionale e sul Ministero dell’Istruzione affinché le norme sulla materia della decadenza siano definite omogeneamente per tutto il territorio nazionale e non abbiano comunque efficacia retroattiva”.
“Conosciamo il Rettore Melis – ha dichiarato il primo firmatario dell’interpellanza, Adriano Salis - e siamo convinti che non lascerà nulla di intentato per riconoscere le ragioni degli studenti meritevoli di attenzione e che provvederà di conseguenza alla modifica della delibera per consentire loro il veloce completamento del loro corso di studi”. Red