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In arrivo altri guai per l’ex premier dell’ucraina Timoshenko: “sarà indagata per omicidio”

Come si dice sempre, i guai non arrivano mai da soli. Ma ne portano altri più gravi. Infatti, l’inesistente presidente dell’Ucraina, che ha preso il potere per pochi voti e pare grazie a numerosi brogli e imbrogli, da ieri, ha fatto mettere nuovamente sotto inchiesta Yulia Timoshenko. Infatti, l'ex premier ucraina, che fu protagonista della «Rivoluzione arancione» del 2004, è sul punto di essere indagata per l'omicidio su commissione di Yevhen Shcherban, un deputato assassinato nel 2006 all'aeroporto di Kiev. La notizia è stata resa nota dal il viceprocuratore generale Renaty Kuzmin.

Secondo quest'ultimo, gli inquirenti disporrebbero di deposizioni giurate, rese negli Stati Uniti, in base alle quali i sicari del parlamentare sarebbero stati pagati con denaro transitato su conti bancari intestati alla stessa Timoshenko e a Pavlo Lazarenko, all'epoca dei fatti capo dell'esecutivo e attualmente detenuto negli Usa per frode e riciclaggio. La Timoshenko è già stata condannata a sette anni di carcere e tre d'interdizione dai pubblici uffici per abuso di potere ed è finita sotto inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato.

La portavoce dell'ex premier, Natalya Lisova, ha respinto ogni addebito: «È assurdo», ha tagliato corto. «Il desiderio del governo di sbarazzarsi dell'opposizione ha superato tutti i limiti». TImoshenko ha sempre accusato di averla voluta eliminare politicamente il presidente dell'Ucraina, il filo-russo Viktor Yanukovih, che l'anno scorso la sconfisse di misura alle presidenziali.