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Calcio – Sintesi partite di serie A di Sabato

L'eterno duello, l'ennesima sconfitta: in poche parole si può riassumere il senso di una partita che ha il sapore dell'epica e della storia. Una partita infinita tra Inter e Juventus che si porta a casa il suo trofeo: tre punti meritati ampiamente.

L'Inter - come le stelle - resta a guardare e non riesce a cambiare passo: non serve evocare (negli striscioni della Nord e nell'anima dei tifosi) lo spirito di Giacinto facchetti, inutile agitare lo spauracchio di Calciopoli, spargere sale su una ferita che fa fatica a rimarginarsi, anzi ancora sanguina copiosamente. La Juventus assesta uno 'schiaffo' in piena faccia all'Inter vincendo 2-1 al Meazza: Massimo Moratti non l'ha presa bene e il suo volto pietrificato (come a Novara) è più eloquente di mille parole. 

Il Milan passa all'Olimpico - Terza sconfitta in quattro partite per la Roma senza Totti, e il Milan passa all'Olimpico, dove non vinceva contro i giallorossi dal marzo del 2005. La squadra di Allegri fa capire di essere tornata al ruolo che le compete, ovvero di grande favorita per lo scudetto, trascinata dal solito Ibrahimovic ed agevolata dai ritmi bassi e dal non gioco dell'avversaria, che si rende pericolosa e assume l'iniziativa soltanto nei primi venti minuti della ripresa. Più equilibrato era stato il primo tempo, caratterizzato però da amnesie difensive da cui erano nati i gol, tutti e tre segnati (da Ibra, Burdisso e Nesta) con dei colpi di testa. Sull'1-2 per il Milan la Roma subiva ancora una volta una rete a difesa schierata. 

Di sicuro la rivoluzione calcistica di Luis Enrique oggi non si è vista, e non è stata la Roma di Genova capace di perdere pur dominando. Qui il successo del Milan è stato meritato, e la squadra giallorossa di nuovo poco concreta.

Male il Napoli - Prosegue la serie positiva del Catania, che ha sconfitto 2-1 il Napoli nell'anticipo pomeridiano della decima giornata di serie A. Dopo il gol al 1' di Cavani, decidono le reti di Marchese al 25' e di Bergessio al 3' della ripresa. Nel Napoli, espulso Santana al 43' del primo tempo per somma di ammonizioni.

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