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Baradili, verso la conferenza programmatica: conclusi i lavori della due giorni del Pd Sardegna

I numeri di Baradili sono per il Pd sardo assolutamente soddisfacenti – così l’anima della prima tappa di questa impresa Laura Pisano, componente della segreteria del Pd sardo e responsabile organizzativo della conferenza programmatica. “In due giorni si sono alternati 600 democratici, iscritti e non, dirigenti e militanti, e il clima di ascolto era per le voci nuove più che per coloro che occupano le cronache politiche.”

I lavori sono stati visibili in diretta video su internet attraverso il software Streamago, nel sito pdsardegna.it e commentati in diretta nel gruppo facebook “la Sardegna che vogliamo”.

Quasi seicento i presenti nelle due giornate, oltre 200 partecipanti ai gruppi di lavoro (60 al gruppo per la Sardegna sostenibile), con oltre 160 interventi. Nove le relazioni di esperti nelle due giornate a cui sono stati concessi 15 minuti, oltre 50 gli interventi nei dibattiti, 4 ore la prima giornata, 5 ore la seconda.

“Ma il risultato è che possiamo contare su decine di nuove idee che si confronteranno nelle 100 iniziative nei territori che in tre mesi sono già previste in Sardegna, tutte autocandidature di circoli, associazioni, enti locali.”

 “E’ la base della nostra alternativa, - aggiunge il vicesegretario del Pd Francesca Barracciu. . che costruiamo dal basso con l’unico partito popolare nel Paese e nell’isola per fermare il declino causato da questa Giunta Regionale.”

Nella seconda giornata di lavori dopo i gruppi che hanno portato le loro sintesi in assemblea diversi gli interventi. Apprezzati i giovani Giulio Cherchi, Luca Clemente, Gianluigi Piras, ci sono stati gi interventi di Tore Cherchi, che ha apprezzato l’emergere di nuove risorse giovani e l’assunzione di una direzione di marcia precisa da parte della segreteria regionale, con un centrodestra che è al capolinea e il Pd che si sta organizzando per essere un’alternativa.

Giulio Calvisi ha apprezzato il fatto che la segreteria ha spostato l’attenzione dalle persone alle cose, ai progetti da fare. La conferenza programmatica è partita bene e caratterizza il Pd sardo.

Antonello Cabras ha sottolineato che siamo di fronte ad un cambio di marcia con cose chiare dette e le scelte nette servono per liberare risorse per lo sviluppo.

Renato Soru conferma che da Baradili porta una bella impressione del Pd, dobbiamo ripartire dal dovere del lavoro e del futuro. Il Pd deve dire che la Sardegna non vuole più essere assistita.

Gianpaolo Diana ha richiamato la battaglia vinta simbolicamente dall’opposizione in consiglio sul piano casa e sottolineato come tra le cose dette nettamente c’è il si al Galsi. Se questo è il terreno di confronto – ha concluso – è più semplice superare le divisioni, se ancora cene sono, è sarà più facile mettersi a disposizione del Partito.

Silvio Lai ha concluso i lavoro con i ringraziamenti a Baradili, alla segreteria, ai volontari che hanno lavorato per Baradili, alle 200 persone che hanno partecipato ai gruppi.

Un lavoro nei gruppi che continuerà e che è la base del lavoro prossimo e nei tre mesi che ci separano da Cagliari, un lavoro che sarà utile per chi non è potuto essere qui e ci ha seguito da lontano. Abbiamo idee chiare, abbiamo in testa politiche che non ripetano le disuguaglianze, abbiamo in testa un regione che non sia ipertrofica, abbiamo in testa un deciso cambio generazionale e nella distribuzione di opportunità e benessere.

Abbiamo già cinquanta appuntamenti tra novembre e dicembre mai primi due li dico qui: ci vediamo il 5 novembre a Roma con Bersani e l’11 novembre a Cagliari per lo sciopero generale. Red-com