Laura Stochino, segretaria regionale Partito della Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra, in merito alla questione "Quirra", ha dichiarato: "L'appello inviato dai sei Sindaci ai prefetti di Nuoro e Cagliari per denunciare i rischi di ordine pubblico che potrebbero avvenire a seguito dello sgombero degli allevatori a partire dal 9 Novembre, è l'ennesimo passaggio di una storia infinita che ha mostrato la totale inadeguatezza della politica nell'affrontare una questione seria, in cui due diritti fondamentali come la salute e il lavoro sono messi forzatamente in conflitto".
"L'importante lavoro di investigazione e denuncia portato avanti dal procuratore Fiordalisi - ha aggiunto stochino - non può essere inteso come unico strumento di risoluzione di uno stato di cose che le associazioni e i partiti comunisti e della sinistra denunciano da diversi anni. Il poligono di Quirra non ha mai rappresentato un'alternativa di sviluppo per il territorio dell'Ogliastra, al contrario ne ha compromesso l'equilibrio ambientale e la salute dei cittadini. Sarebbe necessario da parte degli amministratori e delle istituzioni un atto di responsabilità etica e politica che chiarisca definitivamente la necessità di liberare quei luoghi dalla servitù militare e dall'inquinamento ambientale. Quest'ultima resta la ragione principale dell'ostinazione con la quale chiediamo da anni che le forze produttive delle zone interessate non vengano messe a scegliere tra la salute e il lavoro".
"Questo ricatto - ha concluso la segretaria regionale - deve essere smascherato, non può essere la clava con la quale smontare un'azione giudiziaria legittima ma che ha bisogno della politica perchè diventi qualcosa di più del ripristino della legalità, nè può essere delegata al potere giudiziario la scelta, ormai chiara, tra la presenza dei civili o quella dei militari, la determinazione di questa alternativa deve venire dalla politica, la sola in grado di mettere in atto provvedimenti capaci di realizzare la scelta che tutti auspichiamo per il bene di quelle popolazioni: la necessaria bonifica e la costruzione di un futuro economico e produttivo per l'intero territorio". Red.
