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Stintino, è allarme per le aggressioni dei cinghiali Il sindaco scrive all’assessore provinciale all’Ambiente.

La loro presenza a Stintino sta diventando un vero e proprio pericolo per la sicurezza pubblica, non più limitato alla circolazione stradale e al possibile rischio di incidenti e danni automobilistici. Da quasi due mesi è diventato anche un vero e proprio rischio aggressioni. Si tratta dei cinghiali che, una volta conclusa la stagione estiva e diminuita la presenza di turisti, stanno diventando una presenza numerosa, stabile e pericolosa sia alle porte del paese che nelle lottizzazioni.

Per questo motivo nei giorni scorsi il sindaco di Stintino, Antonio Diana, ha scritto all’assessore provinciale all’Ambiente, Paolo Denegri, facendo presente che «il fenomeno è in continua crescita e le aggressioni ai cittadini sono sempre più frequenti».

«Già da qualche tempo – scrive Antonio Diana – la presenza di cinghiali nel centro abitato e all'interno dei villaggi turistici sta diventando allarmante in quanto sta determinando un grave pericolo alla sicurezza pubblica».

Ecco perché il primo cittadino stintinese nella lettera chiede all’amministrazione provinciale «di adottare misure urgenti per garantire la sicurezza pubblica».

Il fenomeno quindi sta diventando ogni giorno sempre più serio. Lo dimostrano anche i due esposti presentati nei giorni scorsi ai carabinieri della Stazione di Stintino, a Cala Lupo. Il primo è di un cittadino che ha raccontato di essere stato inseguito da un cinghiale, durante una passeggiata in compagnia della figlia di 5 anni vicino alla rotatoria all’ingresso del paese. Il cittadino inoltre ha raccontato ai militari dell’Arma che il suo cane sarebbe stato ferito da un attacco di un cinghiale e che, una sera, la sua famiglia sarebbe stata costretta a rinchiudersi in casa perché un cinghiale con i suoi piccoli aveva deciso di cercare cibo nel giardino di sua proprietà.

A questo racconto si aggiunge quello raccolto nell’esposto presentato da una donna che ha raccontato ai carabinieri di essere stata attaccata per due volte da due cinghiali in una lottizzazione non lontana dal paese. La prima volta la donna si sarebbe arrampicata su un muretto a secco per sfuggire alla carica del primo animale, quindi una seconda volta sarebbe stata costretta addirittura a salire sul cofano della sua vettura perché un altro cinghiale, questa volta con figliolata al seguito, avrebbe cercato di assalirla.

 

«La situazione sta diventando pericolosa. Gli animali – dice Antonio Diana – vanno a cercare il cibo nei giardini delle ville private, oltre che in quelli comunali, provocando danni al patrimonio. Questi episodi raccontati ai carabinieri non vanno sottovalutati, come non bisogna sottovalutare il reale rischio di incidenti stradali. Fortunatamente quelli che si sarebbero verificati al momento non sono stati gravi, certo è che non possiamo aspettare quello in cui gli automobilisti ci rimettono la vita.

«Nei prossimi giorni – conclude il primo cittadino di Stintino – faremo presente il problema anche alla Prefettura di Sassari, perché il pericolo è serio e va rimosso».

Il sindaco intanto sta predisponendo un’ordinanza con la quale, a partire dal 6 novembre, data di apertura della caccia al cinghiale e per tutta la stagione, venga effettuata almeno una volta al mese un’operazione mirata all'allontanamento dei cinghiali dalle zone abitate e con frastuoni e suoni vengano indirizzati verso le zone libere di caccia. Incaricati dell’esecuzione delle operazioni saranno la polizia municipale e la compagnia barracellare che potranno anche avvalersi della collaborazione di volontari. Sarà chiesta anche la collaborazione dei carabinieri della Stazione di Cala Lupo e degli uomini del Corpo forestale regionale, per quanto di loro competenza. Com

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