Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil, nell’ambito del rilancio delle politiche del lavoro e il potenziamento dei servizi per l’impiego, auspicano una soluzione a breve della vertenza per gli operatori del sistema e ritengono urgente definire il nuovo assetto organizzativo e funzionale dei servizi per l’impiego.
L’atteso rilancio non può tuttavia prescindere dall’assetto istituzionale costruito con la legge regionale n. 20 del 2005. Anche in occasione della ripresa del tavolo di confronto, il nuovo Assessore del lavoro Antonello Liori ha confermato il testo e l’impostazione della riforma presentata nella riunione del 6 luglio scorso con tutte le zone d’ombra e ambiguità ancora presenti. Una su tutte, quella che riguarda il ruolo che avranno le Province e la stessa Regione nel nuovo percorso e l’articolazione dei servizi sul territorio. Nel testo modificato, vi sono alcuni cambiamenti relativi alla nuova articolazione organizzativa dei servizi per l’impiego, dove al posto dell’Agenzia Regionale del Lavoro, si propone l’INSAR, un soggetto che ha caratteristiche differenti rispetto all’Agenzia e che non è previsto dalla L.R 20/2005.
Cgil Cisl Uil ricordano che resta in gran parte inapplicata la legge regionale n . 20 del 2005 e che questa norma ricalca modelli già applicati con successo in altre regioni e regola anche il funzionamento della Commissione regionale per il lavoro, insediata con ritardo e che dovrebbe essere coinvolta nel processo di riordino. Rispetto alle nuove politiche per il lavoro e per l’impiego, l’inclusione sociale, il welfare locale, la Regione è in forte ritardo. «In questo quadro – scrivono in una nota i segretari regionali confederali Marinora Di Biase, Oriana Putzolu e Terenzio Calledda, e i segretari regionali di categoria Giovanni Pinna, Davide Paderi e Abderazak Chabaani - la qualità e l’efficienza dei servizi e la risorsa umana, sono un elemento centrale per la riuscita di queste politiche e per queste ragioni, riteniamo che Regione, amministrazioni locali (Province e Comuni) e sindacato debbano trovare, in tempi brevi, un’intesa e un percorso che porti al raggiungimento della definizione dei rapporti di lavoro degli operatori CSL e CESIL attraverso un iter per la stabilizzazione e gestione integrata delle politiche per l’impiego e della risorsa umana ai sensi della legge 20/2005».
La stabilizzazione del lavoro e le soluzioni urgenti, viste le emergenze che il sindacato gestisce in questi giorni, come quella del CSL di Sassari, devono essere adottate con misure straordinarie, anche prima di definire il riordino del settore, che per Cgil Cisl Uil non deve vedere una modifica dell’attuale impalcatura istituzionale. Nel mese di dicembre scadono i contratti degli operatori e il blocco dei servizi deve essere evitato su tutto il territorio regionale. Com