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Confronto aperto attorno alla creazione contemporanea Giovedì 27 ottobre, ore 18.00 – Exmà, Cagliari

Un’occasione di confronto su come le varie poetiche e discipline dell’arte contemporanea si interrogano attorno a temi quali corporeo e incorporeo, individuale e collettivo delle immagini, nel tentativo di tracciare una mappa di orientamento attorno ai temi comuni del “fare creativo” contemporaneo.

Sono le riflessioni a partire alle quali si svolgerà, giovedì  27 ottobre alle ore 18.00 all’Exmà di Cagliari l'incontro "Atlante Mnemosyne – dialoghi sul corpo tradotto" organizzato da Riverrun Performing Arts nell'ambito del progetto triennale step- 1. Aperto a tutti coloro che vorranno confrontare ed esprimere il proprio pensiero e pratica artistica sulla costruzione attraverso segni altri dell'immagine del corpo umano nell'arte contemporanea, l'incontro prende le mosse dall'avviata collaborazione tra Riverrun e i  Pathosformel, in questi giorni a Cagliari per il primo workshop del progetto step- 1 che mira a captare e ripensare i segni del divenire e confrontarsi con la complessità del presente della creazione artistica di riflessione sul contemporaneo attraverso incontri, residenze artistiche e spettacoli.

L’Atlante Mnemosyne è originariamente un progetto di immagini ideato da Aby Warburg è composto da una serie di tavole, costituite da montaggi fotografici che assemblano riproduzioni di opere diverse. Testimonianze del primordiale archetipico potere evocativo, ma anche principali veicoli e supporti della tradizione culturale e della memoria sociale, queste immagini si trascrivono continuamente nel corpo individuale rigenerando una memoria sociale in cui tracciano continue linee di fuga e di ridefinizione di immaginari.

Daniel Blanga Gubbay, Paola Villani, meglio conosciuti come Pathosformel, punta di diamante della nuova generazione di artisti performativi che si affaccia sulla scena teatrale italiana destabilizzando modi, generi e confini del fare creativo, si collocano nel filone di riflessione caro allo storico e critico dell’arte Aby Warburg fin dal nome: con il Ternube, termine pathosformel,

Warburg intendeva alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. Per Warburg la storia delle immagini è stratificazione di esperienze diverse e pathosformeln sono fermi-immagini che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno riferimento (formeln, ovvero formule). Sono immagini che trasportano in eredità fisionomia e contenuto.

Frutto dell’intenso lavoro in sala, che vede impe

nati gli artisti del riverrun e dei Pathosfomel sarà la coproduzione dello spettacolo “Volta”, che assieme a “La timidezza delle ossa” verranno presentati per la prima volta a Cagliari  venerdì 28 e sabato 29 ottobre alle ore 21.00 (e alle ore 11.00 di sabato 29 per le scuole) nella Sala Minimax del Teatro Massimo. Se con “La timidezza delle ossa”  il gruppo è salito alla ribalta internazionale ricevendo una menzione speciale al premio Scenario 2007 e premio speciale UBU 2008, “Volta” è invece un debutto in coproduzione con riverrun performing arts.

Il gruppo nasce a Venezia nel 2004.

Dal 2008 le attività di Pathosformel sono supportate da Centrale Fies, centro di produzione e promozione di performing art all’interno del progetto Fies Factory. Pathosformel ha ricevuto il Premio Ubu 2009 per la ricerca e i risultati di “un teatro che fa convivere la presenza umana e i segni astratti”. Dal 2011 Pathosformel fa parte – con altri 15 artisti europei – del progetto APAP (Advanced performing art program), rete di produzione di giovani artisti.

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