Si è aperta quest'oggi, all'Hotel Regina Margherita, a Cagliari, la Conferenza sulle politiche della pesca e dell'acquacoltura dal titolo "Dal rosso al blu: alla ricerca delle migliori rotte per superare la crisi e garantire uno sviluppo sostenibile alla pesca e allacquacoltura".
A introdurre i lavori, nel corso dei quali verranno discussi i contenuti del progetto di riforma della Politica Comune della pesca ed i temi riguardanti l'attuazione dell'asse IV del FEP (Fondo Europeo per la Pesca), è stato l'Assessore dell'agricoltura Oscar Cherchi, che ha sottolineato quanto la Regione ritenga l'argomento di rilevanza strategica per le zone costiere.
"La Sardegna, con tutta probabilità non ha ancora valorizzato e sostenuto in modo adeguato - ha osservato l'esponente della Giunta Cappellacci - lo sviluppo della cosiddetta Blue economy e, al suo interno, delle filiere produttive della pesca e dell'acquacoltura. Eppure sono comparti che rivestono una grande importanza, sia attuale che in prospettiva futura. L'impegno dell'amministrazione regionale e dell'intero settore della pesca non si esaurisce certo con l'attivazione delle misure finanziate dai fondi di settore, ma inizia a caratterizzarsi per una presenza forte e decisa anche sul fronte della cooperazione transfrontaliera che potrebbe consolidarsi attraverso l'attivazione di gruppi europei di cooperazione territoriale".
L'assessore ha garantito la presenza capillare dell'amministrazione regionale nei principali luoghi di svolgimento delle attività di pesca e acquicoltura ed ha assicurato che la Giunta "operera perché si possano individuare le risorse finanziarie necessarie per l'attivazione di uno specifico sistema informativo regionale, così come metterà a punto un sito tematico per rendere sempre più agevole e immediate la comunicazione con tutti i cittadini interessati. Saranno anche attivati percorsi formativi e strumenti finanziari, puntando anche a un accelerazione al processo di revisione del quadro normativo di riferimento attraverso la presentazione alla Giunta regionale e, quindi, al Consiglio, di una nuova legge quadro che sappia riordinare e semplificare la disciplina di settore e orientare gli interventi finanziari in via prioritaria al rafforzamento ed alla integrazione di quelli co-finanziati da strumenti nazionali e comunitari".