Nella sala riunioni della Cooperativa Olearia “San Teodoro” di Paulilatino, per il secondo anno, di fronte ad un folto gruppo di produttori, tecnici e politici, tra cui l’assessore regionale all’agricoltura, Oscas Cerchi, il consigliere regionale, Domenico Gallus, il presidente del Consiglio e quello della Provincia di Oristano, Mauro Solinas e Massimiliano De Seneen, oltre a Serafino Mura, della CIA, Franco Cocco, della Coldiretti, si è discusso sui problemi della filiera dell’olio.
A fare gli onori di casa il sindaco Gianni Demartis, il presidente e il segretario della cooperativa olearia, Sebastiano Muscas e Serafino Oppo.
Ricca di elementi di valutazione la relazione tecnica, svolta in apertura dall’agronomo Mario Fele, sugli aspetti relativi alla commercializzazione con la regione Toscana. Dopo la soppressione del Consorzio Oleario Sardo, è stato evidenziato, anche se nell’Isola si produce del buon olio, si hanno difficoltà nel definire adeguate strategia di mercato, ed è stato sottolineato che sono oltre 11 mila le tonnellate d’olio prodotto in Sardegna, con una stima finanziaria che supera i tre milioni e mezzo di euro, 50.200 le aziende, 40.273 gli ettari investiti, con la provincia di Sassari in testa col 22%, seguita da Nuoro col 21%, Cagliari col 16%, Oristano col 15%, Medio Campidano col 12%, l’Ogliastras col 9%, Sulcis-Inglesiente col 3%, e Olbia-Tempio col 2%. Sui fattori che influenzano la qualità dell’olio, hanno riferito Paolo Arca e Rita Murgia, entrambi tecnici di Laore Sardegna, che hanno illustrato la condizionalità applicata alle produzioni olivicole, cioè l’insieme di regole estese anche alle altre filiere e che gli agricoltori devono rispettare per garantire standard di difesa dell’ambiente, del territorio e della sicurezza alimentare, introdotti nella nuova PAC e condizione per concorrere agli aiuti comunitari.
Il presidente della provincia, Massimiliano de Seneen, intervenendo, ha ricordato l’impegno dell’Ente a sostegno della filiera, non solo nel partecipare alla organizzazione del Concorso Nazionale Montiferru, giunto alla sua 18 edizione, la presenza di due Città dell’Olio, Seneghe e Cuglieri, la rete diffusa di centri di trasformazione, ma anche con l’iniziativa assunta come capofila insieme a Laore, l’Anapo dove è in fase di realizzazione un Centro Polivalente con Scuola Sperimentale dedicata alla olivicoltura e alla formazione di Eleotecnici, nella Scuola Agraria don Deodato Meloni di Nuraxinieddu. I rappresentanti del mondo sindacale, Serafino Mura e Franco Cocco, hanno esternato la pesantezza del sistema agricolo, che non regge più i costi di produzione e hanno posto il problema di “zonizzare” analisi e interventi e alla provincia, di istituire un “Tavolo Verde” di confronto.
L’assessore regionale, Oscar Cerchi, concludendo i lavori, ha concordato con le preoccupazioni espresse dai rappresentanti di categoria e riferito delle misure in atto e in fase di predisposizione che, con logica coerenza, affronteranno anche problemi di natura strutturale, attraverso le leggi 15 e 44 e con le nuove misure che sono ancora da definire. “Il mondo agricolo - ha detto l’assessore - deve comunque recepire il messaggio delle nuove norme e regole funzionali all’esigenza della qualità e tracciabilità dei prodotti, elementi collegati all’educazione alimentare per il quale è stato di recente approvato un programma di interventi affidato a Laore. Struttura - ha voluto precisare l’esponente della Giunta - da rendere sempre più aderente agli obiettivi di promozione del settore agricolo.” Sul merito degli interventi della legge 44, l’assessore, ha inoltre annunciato che lunedì 24 ottobre, a Cagliari è in programma una conferenza stampa di chiarimento con la partecipazione del presidente della Regione, Ugo Cappellacci.Red-com