Luca Locci, Segretario Funzione Pubblica della Cgil Cagliari, in relazione alla vicenda che coinvolge la Croce Rossa, ha dichiarato: "In questi giorni nel territorio di Cagliari, con un atteggiamento anti sindacale e modalità del tutto anomale, si è provveduto a trasferire alcune unità lavorative dalla sede centrale storica della Croce Rossa in viale Merello, all’aeroporto di Elmas, trasferendo a sua volta il personale militare precario di Elmas ad altra sede fuori Sardegna".
"Con la scusa di mantenere gli standar occupazionali - si legge - è a rischio una guerra tra lavoratori precari e a tempo indeterminato su chi si deve trasferire e chi deve restare. Intanto a farne le spese in prima persona sono i cittadini, si perdono dei professionisti del soccorso, infatti stiamo parlando di unità lavorative con un’altissima professionalità e specializzazione difficilmente ricollocabili in qualsiasi altra Amministrazione Pubblica, soprattutto per l’età anagrafica e curriculum".
"Per un semplice conteggio ragionieristico, il governo con un decreto legislativo spegne le sirene della Croce Rossa. Subito via tutti i lavoratori precari, civili e militari, alla scadenza del contratto; parliamo, come ormai è prassi in Croce Rossa da oltre un ventennio, di lavoratori che gli viene rinnovato il contratto di anno in anno, si parla di lavoratori che dopo aver passato oltre dieci anni di precariato alle dipendenze della Croce Rossa Italiana si ritroveranno senza un salario a fine anno (31/12/2011). 'Se Atene piange, Sparta non ride', infatti il problema si presenta anche per il personale assunto a tempo indeterminato, dove dovrebbe essere ricollocato presso altre pubbliche amministrazioni (il Governo non indica né le modalità di ricollocazione, né quali sarebbero le pubbliche amministrazioni). La Croce Rossa di Cagliari fino al 31 marzo 2011, - ha sottolineato Locci - era convenzionata con l’asl 8 per il servizio di 118 h24, per un contributo erogato dall’Asl verso la Cri di euro162.634,00. Nella comunicazione inviata a tutti i livelli della Croce Rossa Italiana dal Direttore La Guardia, veniva comunicato la volontà di non rinnovare la convenzione con la Asl 8 per motivi di disavanzo. Con comunicazione del 28 settembre il Direttore Regionale di Cagliari, Dott. La Guardia, dava comunicazione all’azienda Asl 8 della fine del rapporto con la Asl 8, rivendicando, come motivazioni,la mancata copertura dei costi delle spese sostenute dalla Cri per un disavanzo (nella convenzione 118) di euro 650 annui. Da tenere presente che le 21 unità in servizio presso la Croce Rossa Italiana di Cagliari, hanno un costo di 860.679,90 mila euro; questi sono tutti dipendenti della Croce Rossa Italiana, quindi stipendiati dalla CRI nazionale. Non si può scrivere da una parte che l’Ente è in deficit e dall’altra quando un altro ente paga per un servizio svolto dalla Croce Rossa, si chiede l’intero costo di tutto il personale. Pura follia che ha come scopo solo quello di spegnere le sirene dell’ambulanze, non erogare più un servizio di interesse collettivo e rischiare di far perdere il posto di lavoro a lavoratori precari, stabili, militari e civili".
"La Funzione Pubblica Cgil di Cagliari - ha annunciato il Segretario Funzione Pubblica della Cgil Cagliari - sarà impegnata nella tutela dei posti di lavoro e dell’importante servizio pubblico svolto dai lavoratori della Croce Rossa Italiana di Cagliari, che con grande impegno e professionalità portano avanti quotidianamente. Per quanto riguarda il disavanzo tanto menzionato dal Dott. La Guardia, ci poniamo una domanda, quanto si paga di affitti nelle strutture dove viene ospitata la Croce Rossa Italiana, non solo quella Provinciale, ma anche Regionale; perché non vengono trasferiti gli uffici della Cri nell’ex panificio militare di viale Buoncammino dove forse si riuscirebbe a risparmiare qualche migliaio di euro al mese, quanto costano i direttori regionali, che sono in carica a scavalco con altre regioni? Perché ai lavoratori dipendenti non vengono pagati da oltre quattro anni i buoni pasto? Idee e spunti per una discussione seria che ci appassionano ne abbiamo tante, non si accetta quando si pensa che le Organizzazioni dei lavoratori hanno solo un ruolo marginale nella vita quotidiana e democratica degli stessi. In data odierna l’assemblea degli Iscritti alla Funzione Pubblica Cgil di Cagliari ha indetto lo stato di agitazione". Com.