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Due giovani olbiesi si passano un fucile a canne mozze per strada, arrestati dai carabinieri per il concorso in porto illegale di armi alterate e clandestine, oltre alla ricettazione

Poco primadella mezzanotte appena trascorsa, a Olbia, Salvatore Porcu, di 19 anni ed undiciassettenne sono stati arrestati subito dopo essersi scambiati un fucile acanne mozze in pieno centro abitato.

L’attivitàsi è sviluppata nel corso di un articolato servizio di controllo sulla cittàeffettuato dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile (sia quello inuniforme della Sezione Radiomobile che quello in abiti civili della SezioneOperativa), volto a contrastare i reati in genere nelle fasce orarie serali.

Proprio imilitari in borghese, che erano in osservazione nei pressi di alcuni esercizicommerciali, hanno notato lo scambio sospetto di uno zaino tra un ragazzo inscooter ed un altro che viaggiava a bordo di un’auto. Il movimento, effettuatocon atteggiamento furtivo, è stato captato dagli investigatori dell’Arma chehanno intrapreso un pedinamento sia dell’uno che dell’altro, presto raggiuntianche dal personale in uniforme.

I militari quindihanno fermato la vettura e durante la perquisizione è stato trovato, nellozaino, un fucile calibro dodici con canne e calcio segati e con la matricolaabrasa, alterazioni che ne aumentano il potere offensivo, la capacità dioccultamento e la difficoltà di identificazione. Oltre a tale arma, ilmaggiorenne aveva dodici colpi calibro 7,65 ed un passamontagna. Il materiale èstato subito sequestrato.

Nel contempo,il personale che aveva seguito il minorenne a bordo dello scooter, lo haraggiunto e, dopo la perquisizione, ha trovato due cartucce calibro dodici. Aquesto punto, visti i risultati dell’operazione dei carabinieri, entrambi sonostati dichiarati in arresto per il concorso in porto illegale di armi alteratee clandestine, oltre alla ricettazione. In seguito, dopo le formalità di leggein caserma il minorenne è stato condotto presso il Centro di Prima Accoglienzadi Sassari, mentre l’altro giovane è stato rinchiuso presso la CasaCircondariale di Tempio Pausania.

Sono ora incorso gli approfondimenti per comprendere l’origine e, soprattutto, ladestinazione d’impiego di tutto il materiale rinvenuto.