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Ance Sardegna – “Accesso al credito sempre più difficile per le imprese di costruzioni sarde”.

Lasituazione di crisi generale dei mercati finanziari continua a riflettersipesantemente sull’andamento del settore delle costruzioni e ne ostacola laripresa.

Si assisteinfatti ad un inasprimento delle condizioni di accesso al credito per leimprese. Lo rivela l’Ance Credit Monitor, un’indagine condotta ad aprile 2011tra gli associati, curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studidell’Ance che fotografa lo spaccato nazionale con un focus sulla Sardegna.

Il 40%delle imprese Ance presa a campione nell’isola, ha evidenziato una difficoltàdi rapporto con le banche. Lo confermano i dati che nel primo trimestre 2011indicano una diminuzione del 7,1% degli investimenti in edilizia residenzialerispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La strettacreditizia si è registrata soprattutto nelle isole e al Sud Italia con una  contrazione che ha toccato rispettivamentepunte del 24,1% e dell’11,3%. In sensibile decremento anche gli investimenti inedilizia non residenziale. Sempre nel primo trimestre di questo anno, inSardegna la diminuzione si è attestata sul 30,6% rispetto al 2010. Nelle isolegli investimenti sono calati del 10% contro un 4,1% calcolato nel resto dellostivale.

Prosegueinvece anche nel 2011 l’ondata positiva già rilevata lo scorso anno dei mutuiaccesi per l’acquisto dell’abitazione. Bisogna però considerare che i datidella crescita sono determinati in parte dalle operazioni di ricontrattazioneeffettuati dalle famiglie sui mutui già esistenti. In Sardegna si registra unaumento dell’11% rispetto all’anno precedente, mentre il dato nazionale è piùmodesto (1,2%).             

“Questidati riflettono due situazioni. Una restrizione alle erogazioni delle banchedovuta ad una difficoltà stessa degli istituti di credito - sottolinea ilpresidente dell’Ance Sardegna Maurizio De Pascale - ma soprattutto una costantee crescente sfiducia degli imprenditori nella possibilità di portare avantiiniziative rispetto alle lungaggini degli iter autorizzativi. A fronte delladiminuzione della  domanda, crescel’incertezza e la diffidenza negli acquirenti e nelle famiglie, sempre piùattente nella spendita delle esigue risorse. Oggi si assiste ad un vuoto diindirizzo politico - prosegue il presidente dell’Ance - a facili e sterilipolemiche e ad una assenza di risposte concrete. Auspico che a breve possaesserci un confronto con la Regione sul nuovo Piano Casa che non abbiamo ancoraavuto modo di visionare.     

Pianocondiviso nelle linee generali - conclude De Pascale - ma che non conosciamonel dettaglio delle varianti regionali e quindi non possiamo esprimere alcungiudizio. Sollecitiamo la Regione affinchè emani un disegno di legge necessarioper recepire il contenuto del decreto sviluppo n.70 (che contiene una pluralitàdi materie tra le quali la semplificazione delle costruzioni private, il PianoCittà che riguarda in prevalenza la riqualificazione urbana) che sarebbe dovutoessere approvato dalla Regione entro l’11 settembre scorso”. Com