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Ignazio Visco governatore di Bankitalia

Ignazio Visco nuovo governatore della Banca d'Italia. Il premier Silvio Berlusconi ha indicato il vicedirettore generale di Bankitalia come nuovo governatore nell'incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, esprime "apprezzamento" per la scelta di Ignazio Visco a governatore della Banca d'Italia che "corrisponde pienamente ai criteri che avevamo avanzato nelle settimane scorse di autorevolezza e autonomia della scelta". "Resta comunque il disagio per una incapacità di Berlusconi a decidere che ha messo in discredito l'Italia e in imbarazzo tante autorevoli personalità", aggiunge il leader democratico

"Una scelta valida". Così autorevoli fonti del Consiglio Superiore di Bankitalia commentano la designazione di Ignazio Visco a Governatore della Banca d'Italia. Fonti che precisano comunque che il Consiglio "non può esprimersi ufficialmente prima di aver visto la lettera del presidente del Consiglio".

Ignazio Visco, neo governatore di Bankitalia, nasce a Napoli il 21 novembre 1949, è sposato e ha tre figlie. Vice direttore generale di Palazzo Koch dal 9 gennaio 2007 - come si legge sul suo profilo sul sito di Bankitalia -, dal 2004 è funzionario generale della Banca d'Italia (prima come direttore centrale per le Attività Estere e dal marzo 2006 come direttore centrale per la Ricerca Economica).

E' Presidente del Comitato Relazioni Internazionali del Sistema Europeo delle Banche Centrali - SEBC (2009-10), membro del Comitato dei Supplenti del G-7, del Comitato dei Supplenti del G-20, del Comitato Economico e Finanziario della UE, del gruppo di lavoro n. 3 del Comitato di Politica Economica dell'Ocse; supplente nel Consiglio di amministrazione della Bri. Nel 1971 si laurea in Economia e Commercio con il massimo dei voti e lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", discutendo la tesi Verifica della tesi dell'incorporamento dell'aumento dei prezzi nel tasso d'interesse (con il professor Federico Caffè).