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Calcio – Sintesi partite di serie A

 Incredibile pomeriggio in serie A, appena 2 gol e tutti a Novara, dove il Bologna vince e centra la prima vittoria stagionale. Juve e Udinese pareggiano a Verona e Bergamo e mantengono il primato. Solo un palo di Del Piero per i bianconeri torinesi al Bentegodi in una partita dominata dalle mischie e dalla noia. Cinque 0-0 su sei partite, il Cagliari manca l'occasione di centrare il primato col Siena in casa. La Fiorentina pareggia a Cesena, Genoa e Lecce non si fanno male.

Atalanta-Udinese 0-0 L'Udinese non va oltre lo 0-0 a Bergamo, resta prima ma perde l'occasione per isolarsi in testa visto il concomitante 0-0 di Verona. Pericolosa l'Atalanta al 33' con Padoin che batte dalla trequarti e sfiora il palo lungo della porta di Handanovic. Grande palla gol al 37' per Denis che servito sul filo del fuorigioco da Schelotto scarica verso Handanovic, ma il pallone viene respinto di testa sulla linea da Benatia.
Al 19' della ripresa doppia ammonizione e rosso per Pinzi. Denis ancora conclude di poco fuori al 27'. Al 35' Handanovic interviene su un gran tiro di Peluso sul primo palo. Sfiora il gol Tiribocchi di testa al 39', Handanovic para sulla linea.

Cagliari-Siena 0-0 Il Cagliari è terzo, ma non può essere felice del pareggio a reti bianche in casa contro il Siena. Non c'è D'Agostino nel Siena, Sannino gli preferisce Vergassola. Prima occasione 

al 10' per Thiago Ribeiro, gran tiro e parata approssimativa ma efficace per Brkic. Bella occasione in chiusura di frazione per Brienza dalla distanza, para Agazzi. 

In avvio di secondo tempo incredibile spreco del Siena tre contro uno in contropiede, è Brienza a cercare il numero anziché chiudere in rete. Al 26' Nenè di testa chiama Brkic al facile intervento. Al 42' Destro strozza il tiro da ottima posizione. Punto che alla fine sta stretto ai toscani.

Cesena-Fiorentina   0-0  Niente reti al Manuzzi tra Cesena e Fiorentina, un risultato che sta stretto ai bianconeri per ciò che si è visto in campo. Fiorentina vicina al gol al 16' con una spizzata di testa di Natali su calcio d'angolo per Gamberini che piazzato sul secondo palo colpisce male e spara alto. Al 20' botta dalla distanza di Guana si stampa sulla traversa. La partita si mantiene vivace e interessante con il Cesena che prende le misure con il passare dei minuti. Al 27' insidioso colpo di testa di Cerci su assist di Pasquale e palla alta. Sul capovolgimento di fronte Eder libera Ceccarelli di tacco, conclusione potente e angolata, Boruc respinge, sul pallone arriva Parolo che non trova lo specchio della porta. Al 30' protestano i bianconeri per un presunto tocco con il braccio di Natali su tiro di Eder in area; Russo indica il corner. Al 32' accelerata di Silva a sinistra dell'area viola, palla in mezzo per Cerci, Antonioli arriva per primo uscendo sui piedi dell'attaccante. Nella ripresa al 5' Cesena pericoloso con Mutu che si fa largo tra 4 avversari e conclude a rete, palla deviata in angolo. Al 10' seconda traversa del Cesena: Ceccarelli avanza da destra, palla a Candreva che prova la botta, una deviazione e la traversa salvano Boruc. Al 19' gran destro di Eder, altra deviazione provvidenziale in angolo. Al 28' grossa sciocchezza di Mutu che, trattenuto per la maglia da Cassani, reagisce con una gomitata nei riguardi del difensore della nazionale; Russo lo espelle e il Cesena resta in dieci. Al 42': Jovetic apre a destra per Cerci, cross basso sul primo palo, Silva conclude in scivolata ma c'è Von Bergen a chiudere. Al 45' Antonioli salva il risultato respingendo una conclusione violenta di Pasqual.

Chievo-Juventus 0-0 La Juve non riesce a superare l'ostacolo Chievo e torna a casa con un minuscolo 0-0 dal Bentegodi che le permette comunque di conservare il primato insieme con l'Udinese. Conte sceglie il 4-1-4-1, con Vucinic unica punta, Krasic e Vidal con Marchisio e Pepe nella linea dei trequartisti, Chiellini ancora a sinistra. Al 21' Chievo in rete con Thereau, ma il francese abbatte Pirlo prima di involarsi verso Buffon e batterlo: gol annullato e attaccante ammonito. Sardo ko al 19', entra al suo posto Frey. La Juve fatica a costruire, appena un episodio dubbio su Vidal in un primo tempo fatto di mischie e zero tiri in porta.
Ripresa più intensa: al 4' Marchisio tira di destro dal limite, palla esterna di pochissimo. La pessima partita di Krasic finisce all'11', dentro Giaccherini. Tre minuti dopo l'ex Cesena va vicino al bersaglio con un gran destro dal cuore dell'area che finisce alto di poco. Al 26' entra Del Piero per Marchisio. Al 28' proprio il numero 10 centra il palo di testa su cross di Vidal dalla destra. Sale la pressione bianconera, Pepe indirizza verso il sette, Sorrentino respinge splendidamente in volo. Al 35' problema muscolare per Giaccherini, entra e fa il suo esordio in A il paraguayano Estigarribia. Al 39' il pallone balla pericolosamente sulla linea di Buffon prima che Del Piero liberi.

Genoa-Lecce 0-0 Pessimo 0-0 a Marassi tra Genoa e Lecce, pochissime palle gol, Grifone che chiude in dieci per l'espulsione di Kaladze. Genoa subito pericoloso con Merkel al 5', ma il tiro del centrocampista è respinto dal portiere Benassi, titolare al posto dell'infortunato Julio Sergio. Nuova occasione per il Grifone al 31' con Veloso che su punizione pesca piazzato male Benassi sulla linea di porta, palla in qualche modo deviata dal portiere in angolo. 
In apertura di ripresa è Pasquato a sfiorare la porta di Frey in diagonale. Al 20' palo di Jorquera dai 25 metri. Al 34' doppia ammonizione in pochi secondi ed espulsione per Kaladze. Genoa in dieci e con pochissime idee. 

Novara-Bologna 0-2 Prima vittoria stagione per il Bologna, che espugna il Piola al termine di una partita nervosa che costa un serio infortunio al portiere del Novara Ujkani. Al 15' occasione per gli azzurri piemontesi con Paci che su palla inattiva stacca di testa ma mette appena a lato. Fuori a metà primo tempo per infortunio i due fantasisti Pinardi e Diamanti, dentro Radovanonic e Ramirez. Pericoloso proprio Radovanovic al 35', palla fuori di poco. In chiusura di primo tempo scontro durissimo tra Ujkani e Morganella, fuori il portiere (quattro denti rotti e frattura al setto nasale per l'albanese), in campo Fontana. Nel terzo dei sei minuti di recupero del primo tempo colpo di testa di Paci e palo pieno. Al 49' primo tiro in porta del Bologna e gol di Ramirez che al termine di un'azione caotica iniziata da Di Vaio pesca il palo più lontano con un gran tiro d'interno destro. 
All'11' del secondo tempo Di Vaio spreca a tu per tu con Fontana l'occasione di chiudere il discorso. Al 19', nel momento di massima pressione del Novara, il raddoppio di Acquafresca al termine di un contropiede velocissimo. Per l'attaccante è il primo gol stagionale.

Catania-Inter 2-1 (ieri)  Quarta sconfitta su sei partite, la seconda consecutiva. L'Inter perde al Massimino, il Catania vince 2-1 in rimonta e con grande merito. Brutti e confusi i nerazzurri, grintosi e lucidi gli etnei e la differenza è quasi tutta qui. Il gol di Cambiasso, dopo 6 minuti, aveva illuso gli ospiti, ma quello dell'argentino è stato l'unico tiro in porta della squadra di Ranieri punita, nella ripresa, dal micidiale 1-2 che, al 2' e al 5', confezionano Almiron e Lodi. Poi Inter senza idee e Catania che sfiora il 3-1. Si comincia con Montella che conferma la difesa a 3, esclude ancora Maxi Lopez e in attacco si affida a Bergessio, affiancandogli Gomez. A centrocampo Almiron, Lodi e Izco. Ranieri schiera un 4-4-2 con Zanetti e Muntari esterni, Cambiasso e Stankovic in mezzo, in attacco Milito-Pazzini. Buon avvio del Catania che aggredisce un'Inter che si difende con ordine e che ha la fortuna e il merito di passare al primo affondo: al 6' cross di Maicon dalla destra, sul secondo palo c'è Cambiasso che con un bel sinistro al volo batte Andujar. Match in salita per i padroni di casa che, pero', non si disuniscono, attaccano a testa bassa, ma senza mai riuscire a creare pericoli. L'Inter si difende bene e in avanti, a parte qualche serpentina di Gomez, il Catania è poca cosa. In campo si lotta, ma restano inoperosi Castellazzi e Andujar. Nessun cambio nella ripresa, ad essere stravolta è la partita visto che il Catania già al 2' pareggia con uno splendido destro a girare di Almiron su assist di Bergessio. Contropiede micidiale dei rossazzurri che su ripetono al 5': ancora una ripartenza, Bergessio salta Castellazzi e finisce a terra, per Orsato è rigore che Lodi trasforma per il 2-1 catanese. Inter in bambola, Ranieri inserisce Alvarez e Zarate, ma non serve a nulla, sono anzi gli etnei a sfiorare il 3-1. Vince il Catania che si porta a quota 9 punti, i nerazzurri restano a 4, in piena zona retrocessione.

Milan-Palermo 3-0 (ieri) Il Milan batte con un netto 3-0 il Palermo di Devis Mangia, si rilancia in campionato e ritrova un giocatore importante come Robinho.

Nella serata dei rossoneri manca solo il gol di un buon Ibrahimovic. Le reti che piegano un Palermo brutto e timoroso sono di Nocerino (che non esulta per rispetto nei confronti dei suoi ex tifosi), Robinho e Cassano. Solo buone notizie per Allegri che, dopo la sconfitta con la Juve e un avvio di campionato deludente, aveva chiesto i tre punti ai suoi. Il tecnico deve rinunciare a Seedorf e schiera il rientrante Robinho alle spalle della coppia Ibra-Cassano. Mangia debutta a San Siro scegliendo il 4-4-2 e dando fiducia a Miccoli che, non al meglio, affianca Hernandez.

Ritmi bassi, il Palermo sceglie una partita d'attesa, il Milan cerca con il possesso palla di far saltare il muro difensivo rosanero. Cassano e Ibra saranno pure stressati, ma in campo si cercano e si trovano mettendo in difficoltà i siciliani. Tzorvas ha il suo da fare anche su Robinho che, al 37', conclude due volte nello spazio di 2 secondi, trovando il portiere greco pronto alla respinta. Si fa male Thiago Silva (al suo posto Bonera). Palermo praticamente nullo in avanti e, al 40', il Milan passa con l'ex Nocerino che, a porta vuota, su assist di Aquilani mette dentro di testa per il suo primo gol in rossonero.
Nella ripresa fuori Miccoli dentro Alvarez, ma la mossa di Mangia non dà alcun risultato perché è sempre il Milan a dominare. Così, al 10', arriva il 2-0, lo sigla Robinho su assist di Ibrahimovic. Il Palermo non c'è, il Diavolo sì e, al 18', Cassano chiude la partita con un preciso destro che premia la discesa e l'assist di Abate. Il Milan potrebbe dilagare, Tzorvas limita i danni per il Palermo, finisce 3-0 per i rossoneri che si portano a quota 8, i rosanero restano a 10, ma da San Siro escono con le ossa rotte.

Napoli-Parma 1-2 (ieri) Colpo del Parma al San Paolo. Gobbi e Modesto stendono a sorpresa il Napoli, che forse distratto dall'imminente sfida al Bayern Monaco in Champions incassa la sua prima sconfitta casalinga della stagione, la seconda complessiva dopo quella col Chievo, e manda all'aria la chance di andare a dormire da prima della classe. Prova sottotono quella dei partenopei, che erano riusciti a trovare il momentaneo 1-1 con Mascara salvo poi farsi infilare in contropiede. Benissimo invece la squadra di Colomba, lontana parente di quella travolta all'esordio in campionato dalla Juve.
Mazzarri manda il miglior undici in campo, con Gargano in mezzo al campo con Inler e Maggio e Dossena sulla fasce. Nel Parma fuori Galloppa e Valiani, dentro Jadid e Biabiany con Giovinco a supporto di Floccari. Primo tempo a ritmi bassi e poco spettacolo.
Il Napoli ha la sua migliore occasione con un destro su punizione di Cavani al 19' che finisce di poco alto, mentre il Parma risponde, sempre su calcio piazzato, con Giovinco ma De Sanctis è attento. Sospetto contatto in area gialloblù tra Gobbi e Lavezzi.
Nella ripresa parte meglio il Napoli, insidioso dalla distanza con Maggio e Lavezzi, ma al 12' è la formazione ospite a passare in vantaggio, con Gobbi che concretizza al meglio una bella triangolazione con Floccari, che lo serve di tacco. La reazione del Napoli è rabbiosa, Mazzarri butta dentro Mascara per Aronica e proprio l'ex attaccante del Catania, al 31', firma l'1-1 su uno splendido assist di tacco di Lavezzi. Ma la gioia dura poco perché sei minuti dopo il Parma è di nuovo avanti: Valiani allarga sulla destra per Giovinco, palla in mezzo con Modesto che sul secondo palo anticipa Mascara e insacca. Mazzarri inserisce anche Lucarelli e al 40' il Napoli sfiora il 2-2 ma Mirante si oppone al colpo di testa di Maggio e sulla respinta Cavani manda sul palo. A uscire vittorioso dal San Paolo è il Parma.