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Calcio – Qualificazioni per Euro 2012

Antonio è così, è sempre al centro dell'attenzione, ma nella serata di Pescara è proprio la stella di Cassano a brillare. Una splendida doppietta (destro al volo nel primo tempo, diagonale perfetto nella ripresa) del milanista e una goffa autorete e l'Italia batte 3-0 la modesta Irlanda del Nord chiudendo il girone con 26 punti su 30 disponibili. 

Non male per Prandelli che in poco tempo ha rilanciato una Nazionale uscita con le ossa rotte dai Mondiali del Sudafrica di appena 16 mesi fa. Il ct cambia interpreti rispetto a Belgrado, ma conferma il 4-3-1-2 con tanta qualità a centrocampo, mentre in avanti si affida alla mini e inedita coppia d'attacco Cassano-Giovinco. 

Worthington, all'ultima gara da ct dell'Irlanda del Nord, schiera un po' a sorpresa il tridente. Nella notte dei 4 centenari azzurri (Cannavaro, Maldini, Zoff e Buffon, premiati nel pre-partita) Italia in campo per chiudere bene un girone praticamente perfetto e continuare un processo di crescita che dall'esordio di Prandelli a oggi non si è mai fermato. 

Gli azzurri prendono seriamente l'impegno, Giovinco ha una gran voglia di mettersi in mostra, mentre la difesa sbanda un po' e Buffon ha il suo da fare. Poi l'Italia accelera, Chiellini sbaglia un gol fatto, ma al 21' arriva l'1-0: assist perfetto di De Rossi, girata al volo di Cassano che indovina un destro bellissimo e vincente. 

L'Irlanda del Nord non ci sta, ma deve fare i conti con un Buffon strepitoso al 27'. Giovinco cerca ma non trova il gol e il primo tempo si chiude sull'1-0. Nella ripresa ottimo avvio azzurro e, all'8', Cassano concede il bis con un perfetto diagonale dal limite. Poi esce, si guadagna la standing ovation e al suo posto debutta Osvaldo. 

Dopo i tentativi di Aquilani e Montolivo arriva il 3-0: maldestro autogol di McAuley su iniziativa di Balzaretti. Finisce cosi', l'ItalPrandelli continua a crescere.

 "Ho 29 anni, sono da dieci in nazionale però ho solo 25 presenze, faccio sempre dentro e fuori. Sono stressato. Vorrei fare un buon Europeo ed un buon Mondiale, poi mi ritiro. Smetto a 33 anni, voglio lasciare quando sto ancora bene". 

Nel dopo-partita di Italia-Irlanda del Nord, Antonio Cassano annuncia che vuole lasciare il calcio. "Sono stressato, sono 13 anni, qualsiasi cosa che dico non va bene - continua Cassano -, quindi a 33 anni esco dal calcio e mi godo la famiglia, spero di avere altri due o tre figli".

"Stasera era importante fare bene, ora ci aspetta l'Europeo e dobbiamo solo continuare così. Penso che ci possiamo togliere molte soddisfazioni", dice Cassano a RaiSport commentando la partita di cui è stato il match winner. 

Ma com'è andata l'intesa con Giovinco? "Mi sono trovato bene - risponde Cassano - anche se siamo un metro 40 a testa. Abbiamo trovato subito gli automatismi". Con la doppietta di oggi Cassano raggiunge Totti a quota 9 reti in maglia azzurra. 

"E' normale che i gol li ho voluti, altrimenti avrei calciato fuori - commenta il barese -. Ogni tanto va bene qualche complimento, altrimenti mi massacrano sempre, del resto sono un pagliaccio dalla nascita. Io punto di riferimento della nazionale? Lo sono quelli che hanno vinto, come Pirlo, Buffon e De Rossi". 

Poi lo 'show', sempre dai microfoni Rai, con l'annuncio che fra tre anni vuole lasciare. 

" Il calcio per me è stata la cosa più bella del mondo, però ora sono un po' stanco. L'abitudine mi stanca, voglio fare altri tre anni bene e poi smettere. Ho vinto poco? Se uno vince poco o tanto se lo è meritato. Se Gigi Buffon  ha vinto tanto è perché se lo è meritato, io ho dato poco e quindi ho vinto poco. Comunque devo ringraziare Prandelli, lui mi ha dato fiducia e mi è stato veramente vicino quando tutti mi dicevano che ero grasso. Abbiamo un rapporto speciale, spesso ci sentiamo e mi ha dato lo slancio per fare bene anche con il Milan". 

E cosa farà Cassano nel dopo-calcio? "Non so fare niente, nemmeno parlare - scherza -, quindi non potrei fare l'opinionista perché direi solo cavolate". Ma lo stress di Cassano di chi è colpa? "Al settanta per cento è mia, mi sono sempre cercato io le rogne - risponde Cassano - ma anche per quel trenta per cento che faccio bene i giornalisti mi danno contro. Io me ne vado, tanto avrete ancora molto da scrivere perché c'é.

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