Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in relazione alle parole del segretario della Cisl, Giovanni Matta, sulla Tirrenia e sui collegamenti marittimi, ha dichiarato: "L’intervento degli imprenditori locali rappresenta la prosecuzione logica dell’azione avviata con la flotta sarda per la difesa del nostro diritto alla mobilità, della libertà del nostro sistema economico- sociale e delle regole del mercato".
"Quando abbiamo fatto salpare la Scintu e la Dimonios - ha aggiunto Cappellacci - abbiamo contemporaneamente fatto appello a un’azione coraggiosa e unitaria di tutti i protagonisti del sistema Sardegna. Un appello che nasceva dalla convinzione che il nostro fosse un intervento in difesa del libero mercato e che l’imprenditoria sarda abbia i numeri, la capacità e le possibilità per intervenire. Il fatto che la volontà di tutti inizi a convergere verso quello che deve essere un obiettivo comune e che ci siano le prime iniziative in tale direzione rappresenta sicuramente un progresso importante. E’altresì la dimostrazione che la nostra iniziativa, nata come azione di difesa dal piccolo embargo praticato dalle compagnie di navigazione contro la Sardegna, sia divenuta una dimostrazione pratica di quello che la nostra Isola può fare sia in termini di efficienza che di qualità".
"Quello avviato - ha sottolineato il Presidente - può rappresentare un percorso nuovo, di rottura con il passato, che veda finalmente la Sardegna tradurre il significato di Autonomia in azione pratica, positiva, in grado di incidere concretamente nel tessuto della nostra società. Il nostro desiderio - ha aggiunto Cappellacci, ricordando quanto affermato durante la partenza della prima nave con i quattro mori - è quello di autodeterminarci, di dimostrare che i Sardi hanno cuore, testa e muscoli per correre. Questa - ha concluso - è una delle sfide cruciali sulle quali si misura il coraggio di ciascuno di noi: la politica, il mondo del lavoro e quello dell’imprenditoria devono affrontarla insieme". Red.