Le tensioni del congresso provinciale della Lega Nord di Varese - che ieri ha nominato segretario, su indicazione di Bossi, Maurilio Canton senza consentire di votare come i delegati invece invocavano - hanno avuto uno strascico polemico nella notte.
Proprio all'esterno della sede della segreteria provinciale, in via Magenta,
qualcuno ha appeso uno striscione verde con la scritta (in altra tonalità di verde): "Canton segretario di chi? Di nessuno!!!".
Il manifesto, che occupa più spazio di una vetrina di un negozio sfitto che si trova sotto i locali della Lega, era ancora visibile stamani. Ieri, dopo il congresso provinciale
all'Ata Hotel, alcuni militanti hanno fatto trapelare il loro malumore per la scelta di un segretario considerato "imposto dall'alto" e non gradito ad almeno metà degli oltre 300 delegati.
"E' andato tutto come doveva andare: cioè bene. Sono stato eletto per acclamazione come in passato è già avvenuto in altri congressi della Lega Nord", spiega al Corriere della Sera Maurilio Canton. "C'è stato un certo dibattito interno dopo di che il presidente dell'assemblea ha deciso per l'elezione per acclamazione". E poi aggiunge: "C'è stato qualche problema con alcuni delegati e venivamo da alcuni dissidi interni ma poi il presidente ha utilizzato i suoi poteri: siccome ero l'unico candidato ha deciso per l'acclamazione". Da segretario provinciale ora Canton dovrà "girare tutte le sezioni della Lega, a una a una, per convincere i militanti che le nostre frizioni nascono dalle dichiarazioni che compaiono sulla stampa e che invece dobbiamo darci tutti da fare per mettere in pratica l'art.1 dello statuto della Lega". Ovvero, "il raggiungimento dell'indipendenza della Padania".
Canton si dice "allineatissimo a Bossi" e su Berlusconi non ha dubbi: "Dobbiamo rimanere leali a Berlusconi sulla strada del federalismo".