"Quanto detto da Arbau nei miei confronti costituisce un insulto di straordinaria volgarità e violenza.
Accostare il mio nome a quello di Gheddafi è oltraggioso oltre ogni tollerabilità.
Non sono un eroe, ma a nessuno consento di insolentirmi nel paragonarmi a coloro che ho sempre combattuto.
Per anni ho fatto parte pubblicamente ed attivamente del movimento per la libertà dei popoli arabi, con scritti, attività sociali e culturali, prese di posizione pubbliche all'epoca certo non conformiste o di maniera, dando vita anche a Nuoro, oltre che nel resto d'Italia, ad azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui temi della libertà nel Magreb, del riconoscimento in Italia dello status di rifugiato, del razzismo e della xenofobia, dell'integrazione nella società multiculturale.
Oggi, per misere esigenze di propaganda, ci si rivolge a me oltraggiando i miei valori e la mia identità di uomo e di cittadino.
Non subisco tale sopruso, e denuncio l'aggressione della quale sono vittima ed alla quale intendo reagire in ogni sede". Com