Si è conclusa venerdì scorso l’assemblea regionale del Pd della Sardegna convocata ad Oristano per fare un attento esame della situazione politica regionale.
La relazione del segretario, Silvio Lai, (che da quando si è insediatosi alla guida del partito in Sardegna, ha vissuto e vive grandi contestazioni dall’interno e dall’esterno sulla sua poco efficace conduzione e, nell’ultimo periodo, ha anche perso buona parte dei suoi sostenitori), ha toccato i temi della crisi delle imprese e delle famiglie denunciando l’inadeguatezza della Giunta Cappellacci che minimizzando il declassamento del debito della Regione sottovaluta i rischi per il bilancio 2012. “Le imprese sono attese da una via crucis nei prossimi mesi tra Equitalia, cassa integrazione in deroga e rinnovo dei fidi. Però sono i ritardi della spesa pubblica a danneggiare ulteriormente il già gracile sistema economico. Non si possono attendere quasi tre anni per un bando di fondi europei, gli unici spendibili dopo i tagli del governo Berlusconi e il fallimento della vertenza entrate”.
Il partito deve superare la vicenda Anci confermando il giudizio negativo su ciò che è avvenuto in termini di autorevolezza dell’organizzazione di rappresentanza dei comuni. Tuttavia occorre operare uniti da questo momento in poi perché sul Pd ci sono responsabilità enorme attese da parte di chi vuole una alternativa nel Paese e in Sardegna. Per questo si alla conferenza programmatica partendo da Baradili a fine ottobre e stop a conte tra dirigenti che non sono ne comprensibili ne accettate da iscritti ed elettori.”
A conclusione dell’esposizione del Segretario Lai, Giuseppe Cuccu ha confermato la richiesta di un congresso straordinario mentre Roberto Deriu ha confermato la priorità di un confronto programmatico rispetto allo scontro tra dirigenti.
Caterina Pes ha condannato i fatti avvenuti all’Anci e si dichiarata d’accordo sulla proposta del segretario come Gianfranca Marrosu. Mario Bruno, vicepresidente del consiglio ha sostenuto l’esigenza di confermare il percorso della conferenza programmatica e della fondazione di un Pd sardo federato con il Partito Democratico nella chiarezza delle regole interne e del patto tra elettori e iscritti.
Anche il deputato Guido Melis ha sostenuto che la conferenza programmatica è la strada per evitare di apparire immobili o in ritardo rispetto ai movimenti dei cittadini come Benedetto Barranu che ha richiamato il fatto che il Pd ha una responsabilità più grande del suo gruppo dirigente e alla necessità di parlare del malcostume nella sanità sarda.
Chicco Porcu ha confermato l’esigenza di fare un congresso subito mentre Alba Canu ha posto il problema di una ampia partecipazione alla conferenza programmatica e ha richiesto che alla prossima assemblea venga discusso e approvato il regolamento perla conferenza delle donne.
Gianni Sanna, segretario del Pd di Oristano, ha sostenuto la proposta del segretario e ha posto il tema della selezione della classe dirigente e del rinnovamento nelle liste elettorali e nel gruppo dirigente. Nel partito ha aggiunto nessuno tra i circoli e i dirigenti della provincia sente il bisogno di un congresso.
Thomas Castangia, segretario provinciale di Cagliari ha sostenuto che in un paese così frammentato il Pd ha il compito di tenere unito il Paese non di cercare ogni motivo di divisione, per superare lo scetticismo dei cittadini nei confronti della classe politica.
Siro Marroccu ha sottolineato la proposta aperta del segretario invitando ogni dirigente ad accoglierlo.
Gianfranco Ganau ha richiesto uno sforzo per parlare di più dei problemi delle amministrazioni e dei cittadini e meno delle competizioni interne. Il Pd non risolve nulla se mette in discussione ogni anno i propri dirigenti. Ha annunciato che chiederà formalmente lo scioglimento del cda di Abbanoa invitando il Pd ad assumere una posizione.
Claudio Atzori ha apprezzato la relazione nella parte di attenzione alle imprese chiedendo che su questo lavori la conferenza programmatica.
Giulio Calvisi ha detto che il congresso non è compatibile con la posizione e la scelta del Pd di concentrarsi sulle possibili elezioni anticipate.
Marco Meloni, della segretaria nazionale, ha invitato tutti ad accettare il responso del congresso di Anci come è successo a Brindisi e ha detto che il congresso non può essere convocato.
Infine il neocapogruppo Gianpaolo Diana nel ringraziare per gli auguri di buon lavoro si è impegnato per una conduzione cooperativa con il Partito e per una forte opposizione. “Facciamo bene la conferenza programmatica, guardiamo al congresso del partito, gestendo la fase di transizione con una modalità condivisa.
Al termine del dibattito le conclusioni del segretario in quattro punti: 1. Celebrazione della conferenza programmatica con lo start up a Baradili e la conclusione coordinata con la conferenza del partito a gennaio; approvazione in assemblea del regolamento delle primarie per deputati e consiglieri regionali predisposto entro il 31 dicembre dalla segreteria; elezione della commissione statuto di 15 componenti nella prossima assemblea con il mandato su patto federativo ai sensi dell’art.13 e del conseguente statuto; raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulla proposta firmata e presentata dai senatori del centrosinistra per la riduzione del numero dei consiglieri regionali; Scelta degli indirizzi politici della delegazione del Consiglio delle autonomie in una sede comune con eletti, segretaria e gruppo consiliare regionale.
È stato sottoposto al voto con risultato unanime l’ordine del giorno sulle primarie per deputati e consiglieri regionali.
È stato sottoposto al voto la relazione del segretario e le conclusioni con 58 voti a favore, un astenuto. Presenti all’inizio della seduta 84 componenti.