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Carceri: Sdr, morte a San Sebastiano segnale inciviltà

“La morte in carcere di un ragazzo di 23 anni, detenuto per furto in appartamento, è un evento tragico che testimonia il gravissimo livello di inciviltà delle strutture penitenziarie della Sardegna e della scarsa considerazione da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dei cittadini privati della libertà”.

Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento alla morte di Fabrizio Piras, 23 anni, deceduto in seguito all’inalazione di gas da una bomboletta esprimendo “rabbia e dolore per una delle tante tragedie annunciate”.

 “E’ assurdo – osserva – che nonostante per scaldare i cibi esistano da decenni altri sistemi, il DAP per risparmiare continui a lasciare la disponibilità delle bombolette sapendo che sono strumenti spesso utilizzati impropriamente. Paradossale che non ci sia un numero di Agenti non adeguato alle necessità. Ancora più grave che si voglia far passare per un incidente un grave atto di autolesionismo sicuramente dettato da una pesante condizione di disagio. La morte di un detenuto – conclude Caligaris – è un pesantissimo monito nei confronti dello Stato e delle condizioni in cui viene tenuto chi ha commesso un errore. L’episodio ripropone il problema delle pene alternative al carcere soprattutto per ragazzi così giovani e per reati non gravi”. Red