La crisi economica e sociale della Sardegna, aggravata dall’insularità e dai provvedimenti finanziari dello Stato, sempre più punitivi, rende più che mai urgente il bisogno di prendere in seria considerazione la nuova fiscalità legata alla riforma federalista “non certamente solidale”. Lo scrive il consigliere regionale dei Riformatori Sardi Attilio Dedoni in una lettera inviata alla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo.
Evidenziando i crediti non riconosciuti a Roma pari a 10 miliardi di euro ed esprimendo dubbi sui vantaggi conseguenti all’accordo sulle entrate, raggiunto in cambio della copertura regionale delle spese per
Specificatamente si chiede di prendere in esame la proposta di legge nazionale n. 5 presentata nel settembre del 2009 dal gruppo dei Riformatori.
Per Dedoni l’isola dovrebbe ottenere i 9/10 delle accise e delle relative imposte sui prodotti petroliferi (valore: 6 miliardi di euro all’anno). L’esazione viene impedita da un meccanismo perverso che non coinvolge
“E’ la prima e vera battaglia delle entrate che noi – scrive Dedoni alla presidente Lombardo - dobbiamo assolutamente fare nell’interesse dei sardi”. Red