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Tragedia di Barletta: le vittime lavoravano per 4 euro all’ora e in nero.

Disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Sono le ipotesi di reato, per ora a carico di ignoti, del fascicolo aperto dal procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, e dal sostituto di turno, Giuseppe Maralfa. Ma l'iscrizione degli indagati dovrebbe essere solo questione di ore. Un altro punto che gli investigatori sono chiamati a chiarire è la denuncia arrivata dai familiari delle operaie morte, secondo cui le quattro donne lavoravano nell'opificio in nero, per quattro euro all'ora.

Per quanto riguarda il crollo, l'attenzione è puntata su quelle crepe apparse sulle pareti del palazzo di via Roma, crollato ieri mattina in pochi minuti. Riflettori puntati anche sul sopralluogo che vigili del fuoco, vigili urbani e un tecnico di palazzo di città hanno fatto venerdì mattina. Ci sarebbero state crepe visibili da tempo, ma che erano aumentate nelle ultime settimane.

Il fulcro del fascicolo è legato alla documentazione depositata in Comune e propedeutica alla realizzazione di un nuovo palazzo, che sarebbe sorto accanto all'edificio crollato e di fianco a un altro palazzo già puntellato e abbandonato. Carabinieri e polizia, in particolare, sono stati incaricati dal procuratore di acquisire tutta la documentazione depositata negli uffici tecnici comunali. 

La Guardia di finanza sta invece effettuando gli accertamenti sull'azienda di confezioni. I militari dovranno accertare la posizione contrattuale delle lavoratrici e verificare la regolarità della stessa attività che avveniva in massima parte al piano interrato. I familiari hanno riferito che le operaie lavoravano in nero e guadagnavano 4 euro l'ora. 

Intanto la Procura ha acquisito i permessi rilasciati dal Comune al proprietario dell'area dove sorgeva la palazzina e al responsabile dell'impresa edile incaricata della demolizione, già avvenuta di uno degli edifici, e della ristrutturazione di quello attiguo, dichiarato inagibile e da tempo disabitato, ma che invece ha resistito al crollo. 

Sono stati inoltre disposti controlli a tappeto su tutti gli edifici per i quali sono arrivate segnalazioni di crepe o problemi statici. Il procuratore Capristo ha promesso che nessuna di questa sarà trascurata. Come, forse, sarebbe stata quella dell'edificio crollato. Al sopralluogo di venerdì scorso non avevano fatto seguito provvedimenti. La Regione Puglia destinerà in favore del Comune di Barletta 200mila euro, come contributo per far fronte alle prime necessità.