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Edoardo Tocco (PdL): “Il resort a Capo Malfatano lo vuole la gente di Teulada. È una opportunità di sviluppo economico”

«È urgente trovare una soluzione che dia risposte concrete al territorio di Teulada e ai suoi cittadini che da tempo attendono la realizzazione del resort di Capo Malfatano quale polo di accoglienza per i turisti e occasione di sviluppo economico e sociale».

Lo sostiene Edoardo Tocco, consigliere regionale del PdL, preoccupato per quanto sta succedendo in uno dei territori più belli e rinomati del sud della Sardegna.

«Da tempo – sostiene Tocco - esiste un progetto, condiviso e sostenuto da tutta la cittadinanza, sindaco e amministrazione comunale compresi, che prevede la realizzazione di un resort a Capo Malfatano, osteggiato da organizzazioni pseudo ambientaliste che si oppongono a quel tipo di sviluppo economico basato anche sul turismo d’elite, scelto e voluto dai cittadini di Teulada».

«Le garanzie riguardo il rispetto ambientale e la salvaguardia della fascia costiera imposta dalla legge, offerte dall’Amministrazione comunale che ha approvato il progetto – prosegue il consigliere regionale – sono più che sufficienti per il proseguo dei lavori, contrastati, invece, da chi, purtroppo, non vede nella ricettività turistica una occasione per sollevare le sorti economiche di un territorio, come quello di Teulada, da sempre depresso e, in parte ancora vincolato e precluso a causa della presenza dei poligoni militari».

«È demagoco parlare di deturpamento del territorio – insiste – in quanto, dei 67 chilometri di costa, solo una minima parte sarà interessata al progetto, mentre saranno salvaguardate altre importanti località. “gioielli della natura”, che potranno essere visitati e frequentati dai turisti accolti nel resort. Solo così, in linea con l’amministrazione comunale, si creerà sviluppo economico e tanti altri benefici per la comunità».

«La vera vergogna per il territorio di Teulada – conclude Tocco – è la vicenda di dieci anni fa che ha coinvolto il complesso turistico “Le Ginestre”, buttato giù nonostante la richiesta dell’allora sindaco di acquisirlo al patrimonio comunale, le cui macerie sono ancora in bella mostra e l’area tutta da bonificare in quanto, sotto i cumuli ci sarebbero ancora frigoriferi, televisori, cucine e altri prodotti inquinanti e pericolosi». Red-.com