Roberto Capelli, Consigliere regionale dell’Api, in risposta alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente della Giunta regionale, ha dichiarato: "Se il presidente Cappellacci avesse partecipato ai lavori del Consiglio regionale e si fosse informato sulle iniziative proposte dai consiglieri regionali, comprese quelle del sottoscritto, non mi avrebbe certo accusato di essere poco propositivo".
"Capisco però che dalla Svezia, dove si trova ormai da una settimana, sia difficile. Più facile - ha proseguito Capelli - è accusare di livore e di rancori personali chi invece lavora, quotidianamente, nell’interesse dei sardi e che, come me, ha già presentato diverse proposte di legge ed emendamenti per ridurre i costi della politica. Proposte che, purtroppo, finora non hanno trovato il consenso del Presidente e dei suoi sostenitori che hanno bocciato, con i loro voti contrari, in commissione Bilancio e in Aula, diversi provvedimenti che andavano in quella direzione: abrogazione delle indennità di carica aggiuntive, non cumulabilità del vitalizio del Consigliere regionale con quello di Parlamentare nazionale e/o Europeo, abrogazione dei consigli di amministrazione, regolamentazione dell’uso delle così dette auto blu e delle spese di rappresentanza, riduzione dei componenti degli uffici di gabinetto, solo per ricordarne alcuni".
"Registro – ha concluso il Consigliere - invece le sue qualificanti azioni: ben 42 milioni di euro in inutile e clientelare pubblicità istituzionale, ha cambiato 30 assessori, ha assunto 17 addetti stampa e 12 componenti dell’ufficio di gabinetto. Capitolo a parte i continui richiami del sottoscritto e dell’intero Consiglio, rimasti senza risposta, sulla illegittimità degli atti, delibere e decreti posti in essere dal Governatore. Ha, insomma, tanto 'nauseato l’opinione pubblica' da ben meritarsi l’ultimo posto nella graduatoria di gradimento stilata da Sole 24 ore". Red.